"Sono il paziente zero" La variante Omicron non è nata in Sudafrica? Il caso di New York che scatena i dubbi
La variante sudafricana è già più diffusa di quello che si crede? Il dubbio c'è, anche perché dalle ultime rivelazioni la mutazione B.1.1.529 era già negli Stati Uniti prima ancora di diventare Omicron. È possibile infatti che la variante sudafricana del Coronavirus fosse già diffusa a New York e nel resto del Paese prima ancora di ricevere il suo nome.
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A rivelarlo è il New York Times. Il quotidiano statunitense riferisce infatti che la temibile variante sarebbe stata trovata in un analista sanitario di Minneapolis, Peter McGinn, il 23 novembre scorso, ovvero il giorno prima che l’Oms la chiamasse Omicron. McGinn sarebbe, quindi, il primo caso noto della nuova variante negli Usa. "Sono il paziente zero", ha affermato in una intervista aggiungendo che "è un mistero dove l’abbia presa". Fra il 19 e il 22 novembre McGinn aveva partecipato a una convention a New York e fece il test il 23 novembre dopo aver saputo che alcuni partecipanti erano risultati positivi.
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La nuova variante è caratterizzata da oltre 50 differenze nella proteina spike della Dela che la potrebbero rendere invisibile al vaccino. Il mondo è in attesa delle evidenze su questa eventualità e sulla possibile maggiore capacità di contagiare o indurre a forme gravi della malattia, Ma in alcuni Paesi la diffusione della nuova variante preoccupa.
In Danimarca sono stati rilevati 183 casi riconducibili al nuovo lignaggio del virus., 13 in Norvegia, Omicron positivi individuati anche in Islanda, Liechtenstein, Portogallo, Belgio, Germania, Spagna, Gran Bretagna.