Si allontana lo spauracchio del vaccino obbligatorio. L'avvertimento di Franco Locatelli: avremo richiami annuali
“Al momento dico no al vaccino obbligatorio”. A parlare è Franco Locatelli, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di cui si avvale il governo Draghi per contrastare la pandemia Covid. Il professore è ospite di Sky TG24 Live In Courmayeur e analizza a 360 gradi la situazione pandemica: “L'obbligo vaccinale è l'ultima risorsa nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare, ma al momento non vedo gli estremi per questo. L’obbligo implica molti aspetti di natura sociale e politica e vanno lasciati al decisore politico. Io aggiungo che un conto è la situazione dei Paesi con bassi tassi di vaccinati, un'altra la condizione dell'Italia dove la situazione è diversa, non ne vedo la necessità. Quando terminerà la pandemia? E' una domanda da sfera di cristallo. Più insistiamo con le vaccinazioni più la situazione sarà favorevole ma fino a quando non sarà globale non ne usciremo. La situazione italiana è fra le più favorevoli d'Europa. A parte Spagna e Svezia abbiamo un'incidenza bassa e un Rt contenuto. Tuttavia c'è ancora una marcata circolazione virale”.
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Di certo ci dobbiamo abituare ad una lunga convivenza con il Covid e alle sue varianti: “Un richiamo annuale per il vaccino è una possibilità concreta. Sono stati pubblicati due articoli sulla rivista scientifica Eurosurveillance dove si evince che i vaccini in Italia hanno salvato decine di migliaia di vite. Ad oggi la variante Omicron è presente in Italia in sette casi tutti riconducibili al caso zero. Quello che sappiamo è che in Sudafrica ha preso il sopravvento sulla variante Delta in un tempo decisamente ridotto a ha determinato un incremento dei contagi significativo. Tutto questo indica che - conclude Locatelli - abbia un maggior potere contagiante ma ciò non vuol dire che sia più aggressiva e possa eludere la protezione data dai vaccini”.
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