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Alla canna del gas: nuovo maxi aumento delle bollette per l'energia. Fino a quasi 900 euro a famiglia

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Filippo Caleri
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Il Natale porta un dono amaro alle famiglie italiane. Un rincaro record delle bollette dell’energia che, senza interventi del governo, potrebbero registrare un +50% per quella del gas e un’impennata tra il 17 e il 25% per l’elettricità. I calcoli del super incremento li ha fatti il centro studi di Nomisma. Ma quelli sull’aggravio reale nelle tasche degli italiani sono arrivati dai consumatori. E sono stime che fanno tremare i polsi. «Se queste previsioni fossero confermate, si tratterebbe di una stangata record, che, su base annua, per la famiglia tipo, sarebbe pari, nell’ipotesi di prezzi costanti, a 815 euro: 136 per la luce, ipotizzando il rialzo minimo stimato del 17% e 679 per il gas» ha spiegato Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. «Ecco perché i 2 miliardi stanziati dal Governo o i 3 che sembrano profilarsi all’orizzonte, sono una barzelletta» ha concluso. 

 

Insomma il 2022 che dovrebbe segnare il ritorno alla crescita e alla normalità, nuove mutazioni Covid permettendo, rischia di esser anche quello con i prezzi energetici inavvicinabili per molte famiglie italiane. Per questo, e per contrastare i rincari, la politica si è mossa chiedendo interventi per limitarli.

Gli appelli sono arrivati da tutti i partiti più grandi. Dalla Lega a Forza Italia, passando per il Pd e il M5s, tutti hanno chiesto nuovi interventi per calmierare le bollette energetiche. Voci già raccolte dallo stesso Draghi che ha annunciato nei giorni scorsi nuovi interventi in arrivo dopo gli «1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre» per limitare l’impatto della crescita delle materie prima.

 

«Abbiamo chiesto alla Commissione europea di studiare soluzioni di medio periodo, ad esempio sul tema dello stoccaggio, per limitare le fluttuazioni di prezzo e i rischi per imprese e cittadini» ha ricordato il premier. Subito per il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, «dall’applicazione della riforma dell’Irpef si potrà ricavare una tantum di circa due miliardi di euro che dovrebbero essere utilizzati per aiutare i cittadini ad avere bollette dell’energia meno care per quest’anno» . Forza Italia con la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini, si è spinta oltre chiedendo al premier «un fondo pubblico di garanzia che consenta almeno la rateizzazione delle bollette, oltre a un maggiore stanziamento che vada incontro non solo alle famiglie incapienti, ma anche alle piccole imprese». E in tema di aziende il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti in un question time alla Camera ha spiegato che «nell’ambito dell’iter parlamentare della Manovra si sta lavorando per individuare idonee risorse per garantire specifici strumenti di ausilio economico per il settore o per settori di caratteristiche simili». 

 

Per ora l’unica leva sulla quale agire è quella dello stanziamento di risorse per coprire oneri di sistema della bolletta o per abbassare le aliquote fiscali. Di diminuzione dei prezzi internazionali non se ne parla nemmeno. La corsa del costo del metano che arriva nei tubi del Nord Europa non si arresta e nonostante la variante Omicron, il greggio continua ad avere quotazioni in rialzo. Per la Legambiente l’unica strada per ridurre le bollette è quella di accelerare la transizione ecologica. Secondo lo studio Elemens presentato ieri si stima che la generazione da rinnovabili e l’efficienza energetica in edilizia possano produrre da qui al 2030: 1,1 miliardi di risparmio in bolletta per i consumatori con un -50% della spesa energetica negli edifici e 170 mila nuovi posti di lavoro nel periodo 2021-2030.
 

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