niente panico
Guerra tra Big Pharma sul vaccino e la variante Omicron. Pfizer smentisce Moderna: protezione alta, niente panico
La variante Omicron del Covid può portare a un maggior numero di contagi tra le persone vaccinate, che però manterranno un’alta probabilità di rimanere protette da infezioni con sintomi gravi. A dichiararlo al Wall Street Journal è Ugur Sahin, uno dei cofondatori di BioNTech, l’azienda tedesca che ha sviluppato insieme a Pfizer uno dei vaccini contro il Covid-19. Sebbene la nuova variante possa aggirare con maggiore facilità gli anticorpi generati nella reazione al vaccino per via del gran numero di mutazioni, il virus rimarrà probabilmente vulnerabile alle cellule immunitarie che lo distruggono una volta entrato nel corpo, ha spiegato Sahin. "Il nostro messaggio è: non fatevi prendere dal panico, il piano rimane lo stesso, ovvero accelerare la somministrazione del richiamo", le parole del medico cofondatore di BioNTech.
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Sulla base delle conoscenze attuali sui meccanismi del vaccino e la biologia delle varianti, Sahin ha affermato di ritenere che le persone immunizzate avranno un elevato livello di protezione contro le sintomatologie gravi anche se contagiate dalla variante Omicron, come è già avvenuto con le precedenti varianti emerse nei mesi scorsi. La variante Delta al momento prevalente, ha aggiunto Sahin, ha infettato ad esempio in modo più facile le persone vaccinate, le quali hanno però registrato per lo più sintomi lievi. "La nostra convinzione è basata sulla scienza. Se un virus aggira la risposta immunitaria, lo fa contro gli anticorpi ma c’è un secondo livello di risposta immunitaria che protegge dalla malattia grave: le cellule T", ha spiegato ancora Sahin, che ha poi concliso: "Anche se si presenta come ’variante sfuggente', un virus difficilmente sarà in grado di aggirare del tutto le cellule T". In precedenza l’ad di Moderna, Stephane Bancel, aveva dichiarato al Financial Times di prevedere che i vaccini attualmente disponibili saranno meno efficaci contro la variante Omicron.