come stanno le cose

L'Aria Che Tira, Massimo Galli ammutolisce la mamma no vax: "Solo ignoranza, evitati milioni di morti"

Giada Oricchio

“Fanatismo e ignoranza”. Massimo Galli demolisce le teorie no vax. A “L’Aria che Tira”, il programma del mattino di LA7, la conduttrice Myrta Merlino ha ospitato Ambra, una madre che ha deciso di levare i figli da un istituto pubblico per fare la scuola parentale (a casa). La signora, in collegamento, accusa subito Merlino di “informazione raccapricciante e distorta” e prosegue: “Create mostri dove non esistono, fate una carrellata degli dei che hanno ragione, i medici, e io sono solo una mamma. Ora mi mettete sulla barricata delle mamme no vax. Io ho fatto un documentario perché sono rimasta folgorata da una controinformazione notevole, non potevo credere che ci sono farmaci somministrati a bambini che possono causare danni. Non ci credevo, ma è così”.

L’infettivologo Massimo Galli ascolta, scuote la testa e prova a spiegare che l’evidenza scientifica le dà torto: “L’aspettativa di vita dalla nascita in pochi decenni è aumentata di 10 anni grazie ai vaccini che hanno evitato milioni di morti e hanno evitato che i bambini contraessero malattie provocando alti tassi di mortalità infantile. Tutto il resto è leggenda metropolitana. Qualsiasi farmaco o vaccino può comportare reazioni indesiderate in pochi casi, se si vuole enfatizzare questo aspetto facendo del terrorismo verso i vaccini è per una scelta ideologica che non comprendo e alla quale non darei dignità in un confronto. Non si può mettere alla pari la robustezza del dato scientifico e le leggende metropolitane”.

Ambra urla e attacca a testa bassa l’informazione e i sanitari: “Sono stanca di sentire i vostri insulti! Ci state massacrando! Camilla Canepa è morta a causa del vaccino, in America una bambina è rimasta paralizzata, queste cose non mi lasciano indifferente come madre! Possiamo dire quanto meno che non c’è sicurezza? A meno che non ci sia premeditazione. L’unica cosa che gli scienziati sanno dire è che bisogna lavarsi le mani”.

Merlino cerca un dialogo impossibile, le dà anche ragione sul fatto che un bambino morto è un dramma ma deve ricordare che in tempo di pandemia “non si può ragionare per unità, si ragiona per grandi numeri”. Galli, invece, perde completamente la calma: “Di fronte a una così colossale ignoranza apro le braccia. Questa signora non ha idea di cosa succede nel mondo! Uno dei problemi principali della prevenzione delle infezioni negli ospedali è riuscire a far lavare le mani al personale. Il suo è un piccolo fanatismo, assolutamente nocivo. Non interloquisco con questa signora, non è il caso di confrontarsi. Basta!”.