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Molestie in diretta, la difesa del collega dell'inviata: perché le ho detto "non te la prendere"

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Il video è diventato subito uno dei più condivisi e popolari: siamo davanti allo stadio Castellani di Empoli e la giornalista Greta Beccaglia, inviata per Toscana Tv, sta raccogliendo le voci dei tifosi dopo il derby con la Fiorentina finito 2-1 per i padroni di casa. Uno particolarmente su di giri passa dietro alla cronista e le mette una mano sul fondoschiena. “Scusami, non puoi fare questo, mi dispiace”, dice l’inviata al molestatore mentre il giornalista in studio Giorgio Micheletti, veterano del calcio in tv  toscano, minimizza - per molti colpevolmente - l'accaduto: "Non te la prendere".

 

Quelle parole fanno indignare mezzo web, forse più del gesto del molestatore. "Due uomini. Uno la palpeggia senza remore, l'altro le dice 'non te la prendere'. Come se tutto fosse normale e magari colpa sua che si offende. Un episodio vergognoso specchio di una società ancora misogina. Tutti gli UOMINI devono condannare questo schifo!!" twitta Myrta Merlino, volto di La7 e conduttrice de L'aria che tira. 

 

Il Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana Giampaolo Marchini ha commentato: "Chi era in studio, invece di condannare il gesto e il molestatore, ha invitato la collega a 'non prendersela'. Verso di lei non è stata sentita nessuna parola di solidarietà da parte del conduttore”.

A respingere le accudse è lo stesso Micheletti, che in alcune dichiarazioni rilasciate al Fatto ha detto che "la solidarietà a Greta è stata manifestata in forma concreta durante la diretta, non immediatamente a ridosso del fatto. La frase che ha fatto imbestialire il mondo dei social è stata ‘Non te la prendere’, e il mio ‘Non te la prendere’ è stato detto solo per non mandarla nel panico. Non per sminuire il fatto. Se estrapolata, può sembrare sminuente, ma non è stato così. Io mi sono preoccupato anzitutto del benessere psicologico di Greta. Poco dopo, esattamente due minuti dopo il fattaccio, ho detto quello che pensavo sull’accaduto e del protagonista. Ma nessuno dei leoni moralisti da tastiera si è preoccupato di guardare il prosieguo della trasmissione”, è la versione del giornalista." Ora di quello che ha dato la pacca a Greta non se ne parla, adesso sembro io il mostro da perseguitare" le sue parole. 

Ma cosa ha detto Micheletti nei minuti successivi alla molestia in diretta?  “Si cresce anche attraverso queste esperienze, chiudiamola qui Greta, così puoi reagire, se puoi, non in diretta, così ti permettiamo di reagire perché determinati atteggiamenti meritano ogni tanto qualche sano schiaffone che se fosse stato dato da piccolo probabilmente l’avrebbe fatto crescere meglio”.

La diretta interessata, Greta Beccaglia, a Repubblica dice che il collega "ha sbagliato, non ha capito subito la gravità del gesto, ha sottovalutato quello che stava succedendo. Ma non crocifiggetelo: per me è come un babbo, mi vuole e gli voglio un bene dell’anima”.

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