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Via col vaccino ai bambini, Speranza lancia l'appello alle famiglie: i miei figli sono contenti

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"Dopo il pronunciamento di Ema e Aifa e quando saranno disponibili del dosi pediatriche apriremo la campagna" del vaccino anti-Covid ai bambini da 5 a 11 anni. Il ministro della Salute Roberto Speranza domenica 28 novembre a Mezz'ora in più, il programma condotti da Lucia Annunziata su Rai3, indica la linea scelta dal governo sulla lotta alla pandemia e affronta l'ultima emergenza, quella della variante Omicron individuata in Sudafrica e già arrivata in Europa e in Italia.

 

"Ho parlato con i miei figli (Michele di 10 anni, Emma di 8 ndr). Penso sia giusto vaccinarli, non avrò dubbi"." Loro sono spaventati? Cosa le hanno chiesto" interviene la Annunziata. "Loro vedono il virus come il peggior nemico. Sono contenti di farlo. Da ministro voglio dare un messaggio alle famiglie italiane: parlate con i vostri pediatri".

"I vaccini che abbiamo funzionano benissimo" e anzi "abbiamo bisogno di incentivare le terze dosi: i numeri sono molto positivi con 294mila terze dosi registrate venerdì, mai un numero così alto" ma ci sono anche «"28mila prime dosi, dato che ci dice che per la prima volta registriamo una nuova risalita per le prime dosi" continua Speranza.

 

La notizia della settimana è quella della variante sudafricana. "Se ne parlavamo già tra noi di questa variante? No, non c’erano lacune di informazione, è arrivata nelle ultime ore e abbiamo preso subito dei provvedimenti. Non sono stupito dalle dichiarazioni di Angela Merkel perché ha dati molto significativi. Stiamo attraversando una situazione non semplice in Europa. C’è una proporzionalità molto significativa tra quante persone sono vaccinate e quante misure vanno messe in campo. La lezione di questi giorni ci dice che insieme ai vaccini dobbiamo conservare strumenti di attenzione e prudenza come le mascherine" dice il ministro sottolineando che "anche in Gran Bretagna hanno deciso di rimetterle. Da una parte vaccini, dall’altra mascherine, lavaggio delle mani, precauzioni, evitare assembramenti".

 

Intanto "ci vorrà almeno qualche settimana" per avere i dati sulla variante Omicron, che "è già entrata nelle nostre comunità" e il suo studio "va approfondito, ma è sbagliato un atteggiamento non scientifico". "Le scelte fatte sono di natura precauzionale, non ci sono elementi di impatto sulla curva. È una variante nuova e allarmante perché ha un numero significativo di mutazioni della proteina Spike dove incidono i nostri vaccini. C’è un rischio, una problematicità. Se sarà alto lo verificheremo". A breve "capiremo la capacità che ha di bucare i vaccini. Il rischio va ponderato con grande attenzione. Solo nei prossimi giorni sapremo se è rischio 100 o 10".

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