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Denise Pipitone, colpo di grazia all'inchiesta? Lo sfogo di Piera Maggio: chi l'ha rapita non può restare impunito

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Mentre la Commissione affari istituzionali inizia l’esame sull'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone, l'indagine aperta a Marsala sulla scomparsa della piccola, sparita da Mazara del Vallo nel 2014, potrebbe essere archiviata. La madre Piera Maggio ha affidato a  Facebook un duro sfogo sulla possibile chiusura del fascicolo.  

 

"Noi vorremmo che si faccia chiarezza su tutta la vicenda che ci coinvolge. Vorremmo che ogni operatore di giustizia intento a lavorare sul nostro caso, non perdi il focus dell'obbiettivo principale, spogliandosi da quello che ricopre la propria veste privata che nulla ha a che fare con la giustizia. In tutti questi anni, nonostante l'immenso dolore, siamo stati sempre corretti, il nostro legale ha lavorato sempre con onestà e professionalità con il solo obbiettivo di dar voce a Denise" scrive la madre secondo cui ci sono ancora pagine non scritte sulla vicenda.

 

"Vogliamo la vera verità, quella che per qualche ragione fatica ad emergere nonostante ci siano elementi importanti, gravi e incontrovertibili. Oggi, alla luce dei fatti, ci sentiamo di dire che  abbiamo paura per quello che potrebbe accadere in futuro al nostro caso, l'oblio totale. Non ci sentiamo tutelati. Abbiamo bisogno dell'aiuto di persone rispettose, con il senso di coscienza, umanità e giustizia. Denise, non è scomparsa, non è andata via da sola ma è stata vigliaccamente rapita, privata dell'amore della sua famiglia e della sua identità. In uno Stato civile, i colpevoli del rapimento di una bambina, non possono rimanere impuniti, liberi. Non chiediamo giustizialismo ma vogliamo la vera verità. Rimaniamo rispettosi in attesa della decisione da parte del Gip", si legge nel duro sfogo. 

 

La vicenda è a un punto di svolta. La gip di Marsala (Trapani) Sara Quittino si è riservata sulla decisione sulla opposizione alla richiesta di archiviazione per Anna Corona proposta da Piera Maggio e Piero Pulizzi, i genitori di Denise. È stata la stessa Procura a richiedere nei mesi scorsi l’archiviazione per la donna. La nuova inchiesta della Procura vede coinvolti Anna Corona, 58 anni, madre di Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola scomparsa, processata e assolta in tutti i gradi di giudizio dall’accusa di concorso in sequestro di minore, nonché Giuseppe Della Chiave, 53 anni, e due coniugi romani accusati di false dichiarazioni al pm. La coppia di coniugi, Antonella Allegrini e il marito Paolo Erba, sono stati indagati per false informazioni al pubblico ministero. Sono stati gli stessi ad ammettere di aver mentito agli inquirenti.

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