Tagadà, Augusto Minzolini trema sul futuro: "Misure anti-Covid già vecchie, serve l'obbligo vaccinale"
Si verso la linea dura del governo sulla gestione del Covid. Ma dal punto di vista politico chi ha dettato tale linea sulla pandemia? La domanda viene posta da Tiziana Panella ad Augusto Minzolini, direttore de Il Giornale ospite della trasmissione di La7 Tagadà nella puntata del 24 novembre. “Non so se qualcuno ha dettato la linea, credo che un ruolo lo hanno avuto i presidenti delle Regioni, che sono sul territorio e hanno il rapporto stretto con le categorie economiche. Le immagini di Ortisei possono capitare in altre parti del Paese. C’è stata una loro spinta. Diventa complicato gestire questo forte intervento sul Covid, ad esempio sui mezzi pubblici. Uno dei veicoli letali per il contagio sono proprio i trasporti, a Roma e Milano vedi persone vicinissime, anche con la mascherina, altro che palestra. Una riflessione sull’idea dell’obbligo vaccinale andrebbe fatta”.
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Non sarà facile mettere in atto le misure di contenimento, anche perché in alcuni luoghi, come ad esempio accade in certi ristoranti, non vengono effettuati i dovuti controlli. La riflessione della Panella è sposata da Minzolini: “È sicuramente più facile fare controlli a monte sul vaccino, non successivamente quando si va nei locali. Se non si dà un messaggio chiaro facendo questo sì e questo no, legittimando la scelta no-vax noi non diamo un’idea alla popolazione del rischio che stiamo affrontando. Quando vedi ciò che accade in Germania e in Austria c’è l’idea che noi ci stiamo salvaguardando perché rispetto a quei paesi c’è stata maggiore consapevolezza, però questo non toglie che il rischio - sottolinea Minzolini - ci sia ancora”.
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Ma come si può rendere obbligatorio questo vaccino anti-Covid? Il giornalista espone la sua idea: “La chiarezza è sinonimo di sicurezza. Tante volte nei dibattiti mi ritrovo persone che dicono ‘sono favorevole, ma…’. Non ci sono limiti costituzionali, lì c’è il diritto alla salute. Prima pensiamo all’obbligo vaccinale e poi troviamo la soluzione. La fotografia di oggi appartiene a 15 giorni fa, non sappiamo già dove siamo arrivati, bisogna porsi il problema che forse le misure che prendiamo oggi sul super green pass già non bastano più”.