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Il super Green Pass in vigore da lunedì per salvare il Natale

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Ultime ore di "libertà" per chi ha deciso di non vaccinarsi.  Il super Green Pass che consentirebbe libero accesso alle attività ludiche ai vaccinati e ai guariti dal Covid, potrebbe entrare in vigore già da lunedì. Domani la questione verrà affrontata nel corso della cabina di regia ma sarebbe questo l’orientamento del Governo. 

 

 

 

 

La «preoccupazione» è unanime, così come la «volontà di agire in fretta» che ne deriva. La strada segnata è proprio quella del Super Green pass. L’obiettivo resta quello di fronteggiare la quarta ondata senza compromettere la ripresa in atto ed è per questo che Mario Draghi accelera, nell’ottica di dare certezza agli operatori economici e "salvare il Natale". Domani le misure che palazzo Chigi, dopo aver ascoltato le Regioni, intende mettere in campo, verranno discusse nella riunione della cabina di regia con i capidelegazione dei partiti che sostengono il Governo convocata domani mattina alle 11. Poi, dopo un nuovo check con i Governatori, passeranno all’esame del Consiglio dei ministri nel primo pomeriggio. Il decreto viene messo nero su bianco in tempi record dagli uffici legislativi di palazzo Chigi e del ministero della Salute.

 

 

 

Il Super Green pass sarà valido solo per chi si è vaccinato o è guarito dal Covid e consentirà di andare al bar, al ristorante, al cinema, al teatro, in piscina o in montagna a sciare. Il tampone, invece, potrà continuare ad essere utilizzato per andare a lavoro o per viaggiare su aerei e treni a lunga percorrenza. Non mancano, però, i nodi da sciogliere. A fronteggiarsi sono la linea di chi preme perché la certificazione lasciapassare per i vaccinati e i guariti scatti da subito, da lunedì appunto, e sin dalla zona bianca e chi predica maggiore cautela, puntando a predisporre le nuove misure a partire da dicembre e al cambiare di colorazione di una zona. «Le Regioni premevano per una soluzione il prima possibile e già dalla zona bianca ’molto prestò», ammette la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini che vuole in ogni caso escludere un ritorno «alla stagione dei lockdown e dei ristori». Il settore della montagna, insiste, «non potrebbe sopportare nuove chiusure».

 

Per salvaguardarlo «occorre agire, anche con decisioni drastiche, per tenere aperto a Natale e per garantire la stagione sciistica invernale», rimarca. Domani dovrebbe poi arrivare l’estensione dell’obbligo della terza dose per medici e sanitari mentre si aspetta il parere del Cts, che si riunirà domani in mattinata, per capire di quanto ridurre la durata del Green pass (da 12 a 9 mesi o anche fino a 7) e se prevedere una riduzione da 72 a 48 ore per la durata del tampone molecolare e da 48 a 24 per l’antigenico. La necessità di una stretta è condivisa da tutte le forze di maggioranza, anche da Matteo Salvini. Il leader della Lega riunisce in videoconferenza o Governatori del Carroccio: «Si lavora insieme con il Governo con buonsenso per evitare chiusure, eccessive complicazioni per gli italiani e messaggi allarmistici», è la linea che viene confermata. «Grande cautela» anche a tutela dei bambini e «secco no» al Green Pass per gli under12, sul quale - in attesa del pronunciamento dell’Ema - il Governo potrebbe cominciare ad aprire un confronto.

 

 

 

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