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Gian Marco Centinaio (Lega) non si ferma davanti alle minacce dei no-vax: restrizioni solo per loro

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Anche dentro la Lega si fa sempre più strada la convinzione che sono necessarie delle chiusure differenziate per chi si è vaccinato contro il Covid e per chi invece non ha ricevuto fino ad ora alcuna somministrazione del vaccino. Gian Marco Centinaio, senatore leghista e sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, è stato intercettato dai microfoni di Tagadà, programma di La7 condotto da Tiziana Panella, per affrontare il tema: “C’è una buona parte della Lega, governatori compresi, che vuole il sì al green pass, anche se poi alcuni parlamentari dicono di no. Serve per vaccinarsi. Chi non è vaccinato e fa il tampone può andare al ristorante per esempio. Ci sono tante situazioni dove il green pass non viene chiesto, cominciamo a chiederlo più spesso, come sui mezzi di trasporto pubblici. Mi viene chiesto per andare sull’aereo e non sull’autobus, non viene chiesto per andare al supermercato. Cominciamo a spiegare che il green pass lo devi tenere in tasca e non a casa”. 

 

 

L’inviato del programma di La7 interroga poi Centinaio su eventuali cambi di colore e come gestire la differenza tra pro e no-vax: “Io mi sono vaccinato e ho fatto un sacrificio per tutti, a questo punto, a meno che non hai un’esenzione per motivi di salute, deve valere qualche benefit o qualche riconoscimento in più. Ribadisco che le restrizioni vanno pensate solo per i non vaccinati, lo dico da mesi e mi hanno minacciato e continuano a farlo”.

 

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