richiami anticipati
Come cambia la campagna vaccinale, ecco la circolare di Speranza sulla terza dose: il testo integrale
Si accorciano i tempi tra la seconda e la terza dose del vaccino. La decisione annunciata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ai governatori nel vertice governo-Regioni du lunedì 22 novembre, è stata messa nero su bianco nella circolare del ministero.
"Aggiornamento indicazioni su intervallo temporale tra la somministrazione della dose “booster” (di richiamo) e il completamento del ciclo primario nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19", è il titolo del documento che stabilisce tempi e modi del richiamo vaccinale.
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"Tenuto conto dell’attuale condizione di aumentata circolazione virale e ripresa della curva epidemica e in un’ottica di massima precauzione" si legge nel testo, "si rappresenta che, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della relativa determina a cura di AIFA, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, l’intervallo minimo previsto per la
somministrazione della dose 'booster' (di richiamo) con vaccino a m-RNA, alle categorie per le quali è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con una unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati per la stessa (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna), è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato".
La terza dose, la seconda per chi ha ricevuto il vaccino monodose Johnson & Johnson, avverrà così a cinque mesi, o 15 0giorni, dal ciclo già completato.
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Insieme all'anti-Covid, è la raccomandazione del ministero della Salute, può essere somministrato anche il vaccino antinfluenzale. "Si coglie infine l’occasione per ribadire quanto già comunicato (...) circa la possibilità, nell’ambito della medesima seduta vaccinale, di cosomministrare un vaccino a m-RNA anti-SARS-CoV-2/COVID-19 (sia in caso di ciclo primario che di richiamo) e un vaccino antinfluenzale, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale", si legge nel documento.