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Claudio Borghi spara sulla Rai: dati falsi sui non vaccinati morti. Scatta la rissa con Roberto Burioni

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Il duello a colpi di tweet si scatena quando Claudio Borghi annuncia una interrogazione parlamentare su Agorà, il programma di Rai 3 condotto da Luisella Costamagna, reo secondo il leghista di aver diffuso dei dati scorretti sul Covid, in particolare "gonfiando" i morti e i malati gravi tra i non vaccinati. 

 

La presa di posizione scatena il solito muro contro muro quando qualcuno tira in ballo Roberto Burioni e quanto affermato dal virologo in una delle sue comparsate a Che tempo che fa, il programma sempre di Rai 3 condotto da Fabio Fazio. 

In quell'occasione il medico affermava che l'immunità al Covid dei pazienti guariti è inferiore a quella conferita dal vaccino. Per Borghi, che contesta questa lettura, l'affermazione è meno grave rispetto alla diffusione di dati errati. "Sì ma se Roberto Burioni ospite in tv dice cose che sono negate dalla più recente ricerca è una sua opinione, può sempre dire che lui segue altri studi. Diverso è se la trasmissione stessa che presenta come veri dei dati falsi", scrive Borghi riferendosi all'intervento del professore e citando un articolo pubblicato dal sito della rivista scientifica Nature.

 

Chiamato in causa, Burioni replica tempestivamente.  "Borghi deve ringraziare solo di non essere (e non essere stato) un mio studente. Non si illuda di potere discutere di virologia con me. Se vuole, io spiego, lui ascolta e poi ringrazia. Oppure continua nella sua totale ignoranza. Contento lui, contenti tutti", è il tweet al fulmicotone del virologo, che aggiunge anche un post scriptum: "Mi chiedo con quale disagio persone intelligenti, responsabili e ragionevoli come (per dirne due, ma sono molte) Fedriga e Zaia possano tollerare un simile pozzo di pericolosa ignoranza e arroganza nel loro partito".

 

La controreplica di Borghi non si fa attendere: "Buongiorno. Forse non ha capito, io sono un Deputato della Repubblica e lei è un ricercatore di non eccelso successo accademico. È lei che deve convincere me, non il contrario. Se dissente da Nature sulla durata dell'immunità naturale vs quella da vaccino scriva" all'autore dell'articolo. E Burioni ribatte a stretto giro: "Lei non ha capito. Non so quale sia il suo lavoro, il mio -da professore universitario- è quello di decidere se una persona sa o non sa la virologia, e se non la sa bocciarla. Lei non la sa (non l’ha studiata) ed è bocciato. La scienza non è democratica. Studi e torni a settembre". "Ps: un mio studente che confonde livello anticorpale con protezione non si presenta neanche all’esame", aggiunge il professore. 

Il diverbio non prevede punti di incontro, e anche se i due smettono di twittare in calce al tweet continuano a sfidarsi tifosi del vaccino e inguaribili scettici. 

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