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In Onda, “un disastro”. Walter Ricciardi ora se la prende con i ristoratori sul green pass

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Attacco ai ristoratori. Nella puntata del 20 novembre di In Onda, programma di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo, è ospite Walter Ricciardi, professore di igiene all’Università Cattolica di Roma e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, che va all’attacco dei proprietari dei locali che non chiedono il green pass ai clienti: “C’è bisogno di controlli diffusi, ma non può essere colpa del governo se i controlli non vengono fatti. Ho sperimentato che in diversi ristoranti ad esempio chiedono il green pass, ma in alcuni non succede e lì con la variante delta è un disastro”.

 

 

Marianna Aprile, giornalista di Oggi, è ospite in studio insieme a Ricciardi e cerca di levare le colpe a chi si occupa dei controlli nel mondo della ristorazione: “La difficoltà nei controlli è figlia della polarizzazione, quando chiedono il green pass quasi si scusano, perché hanno davanti persone che quasi si inalberano quando si chiede il green pass, spesso i controlli sono del tipo ‘guardi lo devo proprio fare’”. 

 

 

Parenzo mostra poi a Ricciardi il video di Andrea Crisanti, intervenuto negli scorsi giorni su La7 a L’Aria che Tira, in cui il virologo snocciolava i dati del boom dei contagi di alcune nazioni con vaccinazione elevata: “Non basta - risponde Ricciardi che è d’accordo con le domande che si pone Crisanti - la vaccinazione, soprattutto in Gran Bretagna, perché dal 17 luglio hanno abolito tutto, si affollano e si ammassano. Il 70% di vaccinati può sembrare un numero alto, ma non è sufficiente, il 30% non vaccinato vuol dire che ci sono milioni di persone non coperte. Non hanno il green pass, non portano le mascherine, niente. le persone sono contente lì, poi quando sono in ospedale si lamentano degli errori. La vaccinazione da sola - sottolinea e conclude Ricciardi - non basta, è un pilastro fondamentale ma deve essere affiancata dai comportamenti saggi e dai green pass che incoraggiano la vaccinazione e limitano la circolazione del virus”.

 

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