appello dei vescovi
Chiesa, la Cei 'scomunica' i no-vax: "Distorta concezione dei diritti"
«Egoismo, indifferenza e irresponsabilità». La Cei è durissima contro le manifestazioni no Green Pass degenerate in scontri nelle ultime settimane. Nel messaggio per la Giornata della Vita, la conferenza dei vescovi ripensa ai mesi di pandemia: «Moltissime persone si sono impegnate a custodire ogni vita, sia nell'esercizio della professione, sia nelle diverse espressioni del volontariato, sia nelle forme semplici del vicinato solidale. Alcuni hanno pagato un prezzo molto alto per la loro generosa dedizione», osservano. A loro, insistono, «è legata la speranza di una ripartenza che ci renda davvero migliori». Ma a fronte di chi si è speso per il bene della comunità, ci sono stati episodi generati da «una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti», tuonano. Molto spesso si è trattato di persone «comprensibilmente impaurite e confuse», in altri casi, però, questi comportamenti e alcuni discorsi hanno espresso una «visione della persona umana e dei rapporti sociali assai lontana dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione», sostengono.
Leggi anche: "Ho pianto per il Covid". Luca Zaia si confessa e dice no al lockdown per i no-vax: limiti costituzionali
Il vero diritto da rivendicare, per la Chiesa, è «quello che ogni vita, terminale o nascente, sia adeguatamente custodita». I vescovi sono in piena campagna contro l'imminente referendum per l'eutanasia legale: «Senza voler entrare nelle importanti questioni giuridiche implicate, è necessario ribadire che non vi è espressione di compassione nell'aiutare a morire, ma il prevalere di una concezione antropologica e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali», scrivono riprendendo le parole del presidente Gualtiero Bassetti. La posizione è netta: «Mettere termine a un'esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né dell'umanità, né della democrazia: è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione».