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Corsa alla pillola anti-Covid, ma le dosi scarseggiano. È guerra per il farmaco

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È già partita la caccia ai farmaci antivirali contro il Covid. La corsa per assicurarsi una tra il Molnupiravir e la Paxlovid è in pieno svolgimento e sul mercato si assiste a quanto già era successo dopo l’approvazione dei vaccini: tutti vogliono assicurasi una giusta scorta di pillole, ma le dosi scarseggiano e non basta per soddisfare la richiesta di tutti i vari esecutivi dell’Unione Europea. Come riferisce Il Messaggero ci sono al momento due canali per l’acquisto, quello diretto o quello collettivo tramite l’Unione Europea. Grazie a questa corsa sfrenata i prezzi, già alti, sono destinati a crescere ulteriormente. Come detto sono due le pillole approvate, una è il Molnupiravir, sviluppato dalla Merck, l’altro invece è merito degli scienziati e dei ricercatori della Pfizer.

 

 

“È un antivirale orale, riduce la capacità del Sars-CoV-2 di moltiplicarsi nell'organismo, aumentando il numero di mutazioni del materiale genetico (RNA) del virus. L'Ema sta esaminando i dati per rilasciare l'autorizzazione, ma è probabile che Aifa dia parere positivo all'utilizzo in forma emergenziale” il messaggio che arriva dall’agenzia italiana del farmaco. In particolare le speranze sono riposte nella pillola di Pfizer, che afferma che il suo farmaco è in grado di diminuire il rischio di morte e ospedalizzazione fino all'89 per cento se somministrata entro tre giorni dall'insorgenza dei sintomi. La corsa è iniziata.

 

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