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"Adoratori del dio vaccino", Maria Giovanna Maglie durissima a L'aria che tira. Che scontro con Padellaro

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Basta con "l'adorazione del dio vaccino" mentre "mai si parla delle terapie". Maria Giovanna Maglie, lunedì 15 novembre, è tra gli ospiti di  Myrta Merlino a L'aria che tira, il programma di La7. La confusione è grande, le ultime evidenze sulla durata del vaccino rendono necessaria la terza dose mentre aumentano i casi di Covid. "Gli anticorpi monoclonali non sono stati praticamente utilizzati in Italia, in qualche posto come il Veneto un po' lo si è fatto. Stanno scadendo e sarebbe bello capire perché" il nostro Paese non ha fatto ricorso in modo massiccio a tali terapie, si chiede la giornalista,

 

"Ora arrivano delle terapie" continua la Maglie in riferimento alle cure anti-Covid di cui si è parlato nelle scorse settimane, "perché non vengono considerate e si parla solo di terza, quarta dose?" Secondo la giornalista nel dibattito pubblico non trovano posto cure e terapie ma solo il vaccino: "Fino a ieri ci hanno detto che la seconda dose era la garanzia, ora ci dicono impunemente che se non si fa la terza è come non aver fatto le prime due. Le cose sono radicalmente cambiate", spiega la Maglie. 

 

Interviene Antonio Padellaro del Fatto quotidiano che ha un'opinione opposta. "Io non sono in adorazione ma sono grato a chi mi ha dato il vaccino. Se ci sarà da fare la quarta dose o la quinta la farò come ho fatto la terza. QUesto can can sul vaccino dell'influenza non è stato mai fatto"  commenta il giornalista. 

 

"Non parlo della Maglie ma ce l'ho con chi vuole fare ascolti o prendere voti" con i no vax pur essendosi vaccinato. "Non permetterò a nessun non vaccinato di starmi vicino, bisogna piantarla" sbotta Padellaro. "Ma non è vero, il non vaccinato che per fare qualunque cosa deve fare tamponi ogni 24 ore è più protetto" di chi ha avuto l'ultima dose mesi fa, replica la Maglie. 

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