prete sostituito
Parroco ospita conferenza del medico no-vax in chiesa. E il vescovo lo caccia
Aveva ospitato in chiesa la conferenza di un medico no-vax radiato dall'ordine professionale, con più di cento persone che hanno partecipato all'evento senza mascherina e senza rispettare il distanziamento. Ora a perdere il posto è il sacerdote stesso, su decisione del vescovo.
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La notizia arriva dalla provincia di Ancona, dove è stato rimosso il parroco della chiesa di San Sebastiano Martire di Marischio. Lo ha deciso il vescovo di Fabriano-Matelica, mons. Francesco Massara, spiegando che «nei giorni scorsi all’interno della chiesa parrocchiale di San Sebastiano Martire è stato ospitato un medico "no vax" radiato dall’ordine professionale per una conferenza che si è svolta in violazione delle norme governative ed ecclesiastiche sul contenimento e la prevenzione della pandemia».
Lo stesso mons. Massara spiega la sua decisione in un intervento pubblicato online sul settimanale di informazione della diocesi. «ln ragione del pericolo causato dall’assembramento di decine di persone prive di mascherina e di distanziamento così come testimoniato in un video dallo stesso conferenziere, si è così venuta a determinare una grave infrazione delle disposizioni e delle norme da rispettare nei luoghi di culto e parrocchiali - spiega il vescovo - Tali fatti hanno provocato sconcerto nell’opinione pubblica e nella comunità dei fedeli soprattutto in un momento di drammatica ripresa della pandemia e con i reparti ospedalieri nuovamente in sofferenza».
«Per questo - prosegue il vescovo - ho disposto la revoca del mandato di parroco all’attuale rappresentante legale - decadendo contestualmente anche dall’incarico di esorcista diocesano - e nominando un nuovo pastore per questa parrocchia con effetto immediato - conclude - Sono vicino alla comunità di Marischio confidando che torni presto la serenità e chiedo scusa a quanti hanno avuto disagio da questa dolorosa vicenda. Affido alla preghiera la comunità dei fedeli e i sacerdoti nel cammino sinodale intrapreso affinché la condivisione della responsabilità concorra alla salute delle anime e dei corpi».