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Otto e mezzo di fuoco tra Renzi e Travaglio. Plotone d'esecuzione in studio ma succede di tutto

Botte da orbi dai conti all'Arabia

Giorgia Peretti
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Matteo Renzi sulla graticola a “Otto e Mezzo”, venerdì 12 novembre. Nel talk show preserale di Lilli Gruber, va in onda il processo al leader di Italia Viva, un plotone d’esecuzione composto dalla conduttrice, Massimo Giannini e Marco Travaglio. Al centro della puntata la resa dei conti tra Renzi e il direttore del Fatto Quotidiano dopo la pubblicazione del suo conto corrente. L’inchiesta a cui si fa riferimento è quella sulle presunte irregolarità nei finanziamenti a Open, la fondazione attiva tra il 2012 e il 2018 per sostenere economicamente l’attività politica dell’ex premier.

 

Non si fa attendere il botta e risposta selvaggio tra i due, un duello che ben presto vede Renzi denunciare la disparità di parola “eh ma siamo uno contro tre qua però”. L’ospite d’eccezione esordisce col botto definendo Marco Travaglio un “pregiudicato, è un diffamatore seriale ha una condanna penale e 10 condanne civili addirittura quella penale”. Poi continua a pungere il giornalista: “non ho nessun problema contro Travaglio, anzi. Il Fatto Quotidiano è il vitalizio per me e la mia famiglia, l’ultima volta che lui ha parlato di mio padre qui ha dovuto sganciare un assegno di 50 mila euro. Il gettone che Travaglio prende per venire qui lo passa alla mia famiglia quindi”. “Lei è campione di querele”, interviene la Gruber.

 

Travaglio risponde: “Mi sembra di essere tornato ai tempi di Berlusconi, quando parlavo di lui mi dicevano che ero un pregiudicato. Io ho avuto una multa di 1.000 euro per avere detto la mia opinione”. “Renzi confonde i reati di opinione, che sono gli incidenti sul lavoro dei giornalisti, con i reati di soldi per i quali è indagato lui e gran parte della sua famiglia”, mima il gesto dei soldi.

Renzi prende la palla al balzo: “Travaglio è l'uomo della doppia morale, indica gli altri dicendo siete indagati fai versi sui soldi lui che di soldi alla mia famiglia ne ha dati sin troppi e continuerà a darli”. Travaglio poco dopo perde le staffe interrompendo il senatore di Iv. “Doveva stare zitto. Maleducato, non era lei quello che doveva tacere? Parla da 10 minuti”, si scalda Renzi.

 

L’assist è presto servito per il giornalista, il riferimento è all’attività di conferenziere in Arabia Saudita: “Non siamo nel regno di Bin Salman, posso parlarle qui eh”. Nel mentre la padrona di casa esorta il senatore a sintetizzare il proprio ragionamento. “Vi rendete conto che voi parlate 10 minuti e io vengo continuamente interrotto?”, attacca Renzi. “Siete accecati dal rancore. Se lei è così cortese da farmi parlare bene”, ha aggiunto. E una Gruber spazientita ribatte: “Se lei è così cortese da rispondere alle domande altrimenti dobbiamo chiudere la trasmissione tra un po’”.

 

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