Elisabetta Trenta, "non fu diffamazione". Archiviata la querela dell'ex ministra grillina
"Non fu diffamazione". L’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta non fu diffamata dai giornalisti e i direttori del Secolo, di Libero, del Giornale e di Dagospia: Lo ha stabilito il gip di Roma, Paola Della Monica, che ha disposto l’archiviazione del procedimento scaturito da una querela presentata dall’ex ministro contro Francesco Storace e Silvio Leoni – difesi dall’avvocato Giuseppe Valentino, senatore e presidente della Fondazione Alleanza Nazionale – Alessandro Sallusti, Luca Fazzo, Roberto D’Agostino e Pietro Senaldi.
Il procedimento penale è nato dalla querela presentata da Trenta per diffamazione e rivelazione di segreto d’ufficio e di segreto professionale per un articolo pubblicato sul "Giornale" il 16 novembre 2019 a firma di Luca Fazzo relativo al mancato superamento delle selezioni per entrare a far parte della schiera degli agenti segreti dell’Aise, il Servizio d’intelligence estera, articolo poi ripreso da Dagospia, da LiberoQuotidiano.it e dal Secolo d’Italia con commenti ed espressioni ritenute dall’ex-ministro grillino offensive della sua reputazione. Accogliendo la richiesta della stessa Procura di Roma, il gip Paola Della Monica, ha disposto l’archiviazione evidenziando che “la mancata assunzione di Elisabetta Trenta all’Aise, per non aver superato il test psico-attitudinale è un dato di cronaca rispondente al vero”.