l'uomo di speranza
"Bambini morti a decine", Walter Ricciardi agita lo spauracchio inglese: scatta il pressing per il vaccino
Nessun dubbio sul vaccino agli under 12 per Walter Riccardi. Il consulente del ministro della salute Roberto Speranza è ospite in collegamento con lo studio de “L’aria che tira”, mercoledì 10 novembre. Il tema al centro del primo blocco della puntata è il green pass, la questione della terza dose e il dibattito attorno l’approvazione del siero nella fascia d’età dai 5 agli 11 anni.
Il professore ordinario dell’Università Cattolica di Roma spazza via tutte le incertezze elencate dai colleghi sulla mancanza di dati scientifici. “Non ho nessun dubbio – dice Ricciardi- ma non è che non ce li ho io, non ce l'hanno tutti i grandi pediatri. I bambini vanno protetti innanzitutto per se stessi. Un bambino su sette ha il long covid, lo abbiamo visto nei paesi come la Gran Bretagna che hanno fatto dilagare il virus inutilmente”.
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Lo scenario a cui fa riferimento il consulente di Speranza è quello inglese: “Sostanzialmente in Gran Bretagna ci sono bambini che hanno il long covid, bambini che sono stati ospedalizzati a centinaia e bambini che sono morti a decine. Questa è la dimensione. Decina di migliaia di bambini malati, centinaia di bambini ospedalizzati, decine di morti”.
Un laboratorio da cui osservare ciò che accade e prendere precauzioni, sottolinea Ricciardi: “In questo contesto la vaccinazione conserva la salute dei bambini, ma allo stesso tempo protegge anche la salute dei più fragili. Perché questo è quello che è successo in alcuni paesi dove si sono contagiati i bambini che non potevano essere vaccinati, sono andati a casa e hanno contagiato genitori e nonni fragili o magari non vaccinati”.
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Poi lancia l’allarme per la risalita dei contagi in inverno: “Attraverso il green pass noi stiamo raggiungendo risultati che ci mettono in una condizione di migliore possibilità di affrontare un inverno che sarà durissimo. L’OMS ha previsto che in Europa ci saranno 500 mila morti prima di febbraio, noi vogliamo evitare quello tutelando la salute e l’economia".