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Svolta nel caso Eitan. "Era tutto studiato", mandato d'arresto internazionale per il nonno e l'autista

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 Svolta nelle indagini sul caso Eitan. C’è un mandato di cattura internazionale per Shmuel Peleg e per Gabriel Abutbul Alon, israeliano residente a Cipro.  I due sono accusati di avere sequestrato il bambino sopravvissuto all’incidente del Motterone sulla base di un "piano strategico premeditato".

 

 Il nonno Shmuel Peleg e Gabriel Abutbul Alon, israeliano residente a Cipro, sono accusati dalla Procura di Pavia di sequestro di minori. Alon è l’uomo che guidava l’auto a bordo della quale Eitan venne portato da Travacò (Pavia) dove stava con la zia tutrice Aya, a Lugano, per poi essere imbarcato su un aereo privato verso Tel Aviv. La notizia, anticipata dal Corriere della sera e dalla Provincia Pavese, arriva il giorno prima dell’udienza in programma giovedì 11 novembre in Israele. Il Tribunale deve valutare il ricorso presentato dai nonni materni contro la sentenza che ha disposto il rientro del bambino in Italia. 

 

"Shmuel Peleg, 63 anni, "con la complicità di Gabriel Alon, ha attuato un piano strategico e premeditato che gli ha consentito di portare con sé il bambino fino in Israele. Dalle indagini scrupolose fatte dalla Squadra mobile di Pavia, risulta che tutto è stato studiato nei minimi particolari a partire dal momento in cui Peleg si è reso conto che non sarebbe più riuscito ad ottenere in Italia l’affidamento del nipote", sono le parole del procuratore di Pavia Mario Venditti, dopo l’emissione del mandato di cattura internazionale per il nonno e l’autista. 

 

Una mossa che arriva all'indomani di quella dei legali di Shmuel Peleg ed Ester Coen, i nonni di Eitan, che hanno chiesto al Tribunale che la zia Aya venga sospesa dall’incarico di tutrice del bimbo.

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