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"Mio marito è morto dopo il vaccino Moderna". A Palermo la denuncia di una donna

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Una denuncia è stata effettuata a Palermo da una donna per fare luce sulla morte del marito, 50 anni, avvenuta alcune settimane dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti-Covid Moderna.

La vittima si chiamava Angelo Guagliardo, operaio della forestale, ed è deceduta il 9 agosto, proprio mentre aspettava un figlio dalla moglie. La donna, stando a quanto rivela LiveSicilia.it, ha presentato una denuncia alla Procura di Palermo chiedendo di accertare eventuali collegamenti tra la tragedia e il vaccino.

"Il 16 maggio - scrive LiveSicilia.it - all’uomo viene somministrata la prima dose di Moderna nell’hub allestito nel campo sportivo di Corleone. Nelle ore successive l’uomo avverte stanchezza, mal di testa, dolori articolari, vertigini, nausea e stipsi. Si rivolge al medico di famiglia che, così racconta la moglie della vittima, non avrebbe voluto visitarlo perché preoccupato dalla trasmissione del virus. Il medico avrebbe collegato i sintomi ad una possibile sciatalgia. Guagliardo continua a stare male e nei giorni successivi il medico di famiglia suggerisce di andare al pronto soccorso di Corleone".

Al pronto soccorso vengono prescritti alcuni farmaci, ma nelle due settimane successive i dolori aumentano. Il calvario continua e intanto il 26 giugno a Guagliardo, nel frattempo visibilmente dimagrito, viene somministrata la seconda dose. I malori continuano e l'uomo finisce all'ospedale civico di Palermo. “Quarantuno giorni di degenza ospedaliera sembrano non essere bastati per arrivare a una diagnosi precisa”, denuncia la moglie.

"Dopo 8 giorni dall’arrivo in ospedale a Palermo Guagliardo viene trasferito in Neurologia. Secondo il legale, non sarebbe stato valutato correttamente un valore emerso dagli esami di laboratorio e possibile spia di una trombosi in atto" si legge ancora su LiveSicilia.it.

Dopo la morte, nel diario clinico si parla di encefalite acuta. Ma ancora non è chiara la causa ne se ci sia stato un ritardo fatale nella prognosi. E' questo il motivo che ha spinto la donna alla denuncia.

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