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Stretta del Viminale sulle manifestazioni no-green pass: solo sit-in e fuori dai centri storici delle città

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Giro di vite del Ministero dell’Interno sui cortei contro il green pass anti-Covid. Le proteste non potranno più andare in scena attraversando i centri storici e le strade dello shopping e inoltre chi manifesta dovrà tenersi a distanza dagli obiettivi sensibili, con la possibilità di organizzare soltanto dei sit-in. La linea è stata voluta in prima persona da Luciana Lamorgese, che ha trasmesso le nuove disposizioni a prefetti e questori, tra cui quella che prevede la possibilità di imporre ai manifestanti l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. L’obiettivo è quello di ridurre i contagi prima del Natale e limitare i danni ai negozi, penalizzati dalle chiusure settimanali nei giorni cruciali per le vendite.

 

 

La conferma di tutte queste indiscrezioni è giunta anche da Carlo Sibilia, esponente del Movimento 5 Stelle e sottosegretario agli Interni: “Le manifestazioni cosiddette no-pass stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati. Per ovviare a questi disagi il Ministero dell’Interno ha varato una stretta e stabilito regole nuove: sono concessi solo sit-in e fuori dai centri storici. Vista la risalita dei contagi - le sue parole ad Un giorno da pecora - saranno anche intensificati i controlli sul green pass. Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi. Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri paesi europei stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell’economia del Paese. Il divieto di cortei vale da domani e - sottolinea Sibilia - per tutte le manifestazioni, non solo quelle di protesta contro il Green pass, non possiamo fare qualcosa di selettivo”.

 

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