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Il voltafaccia di Dazn sui due dispositivi: ecco la promessa (non mantenuta) per convincere a fare l'abbonamento

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Il caso Dazn monta sempre di più ed emergono particolari grotteschi sulla vicenda che rischia di penalizzare migliaia di tifosi di calcio che in estate hanno sottoscritto un abbonamento per guardare la Serie A. La Ott che detiene in esclusiva i diritti del campionato è intenzionata a bloccare la visione dei contenuti su due dispositivi diversi. Ma cosa diceva il sito ufficiale di Dazn qualche mese fa?

 

 

Grazie alla cache di Google si può andare a rileggere la notizia con cui la piattaforma streaming invitava gli utenti ad abbonarsi, puntando proprio sulla possibilità di condividere l’account. Questo il testo: “DAZN SI SDOPPIA CON UN SOLO ABBONAMENTO. Con un'unica sottoscrizione DAZN praticamente si sdoppia. Potrai guardare due contenuti, uguali o differenti, allo stesso momento e su due dispositivi diversi. Nessun vincolo, solo la passione per lo sport ad unire stanze, città, regioni e persone diverse. Tutto e tutti su DAZN: a 29,99 euro al mese, per due. Condividere le emozioni non è mai stato così semplice: ovunque, per te, c'è la grande offerta multisport di DAZN. Con questo tipo di abbonamento sarà possibile guardare ogni contenuto DAZN, compresi documentari, serie e i nostri DAZN Originals, con la possibilità di registrare un totale di sei dispositivi diversi, di qualsiasi tipo. A patto che siano compatibili con la nostra piattaforma”.

 

 

Una retromarcia che ora sa tanto di beffa. Ma come si giustifica Dazn? I dirigenti, tramite Ansa.it, fanno notare che il cambiamento nasce per combattere la 'pirateria', dopo che nei primi mesi è stato notato un incremento del 20 per cento delle doppie utenze a distanza, e al tempo stesso di piattaforme per la condivisione di stessi abbonamenti. Una situazione, l’analisi dentro Dazn, che porta a un deprezzamento del prodotto calcio e un danno al servizio. Le lettere agli abbonati, con facoltà di recesso entro 30 giorni, dovrebbero partire per la fine dell’anno. Resterà comunque possibile la condivisione di un doppio device per ogni abbonamento con lo stesso indirizzo IP, ovvero all'interno di un'abitazione privata o di un ufficio con la stessa connessione. Intanto su Twitter e sui social sta spopolando #daznout, prima tendenza in Italia.

 

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