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Sea Eye 4, riesplode l'emergenza migranti: maxi sbarco di minorenni a Trapani

Francesca Mariani
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Dalla Sea Eye 4 sono stati fatti sbarcare a Trapani gli 847 migranti salvati nei giorni scorsi nelle acque del Mediterraneo. Ieri mattina è arrivato il permesso delle autorità italiane dopo giorni di attesa al largo. A bordo c'erano anche 170 minori, compresi neonati, una quindicina di bambini di età inferiore ai 4 anni e 50 donne, di cui 5 incinta. I migranti erano stati recuperati nello specchio d'acqua tra Libia e Sicilia in diversi interventi. Sul molo era presente la Croce Rossa che ha allestito la macchina dell'accoglienza, ben rodata: per prima cosa l'assistenza, poi il tampone, mentre per il riconoscimento bisognerà attendere il trasferimento. I migranti sbarcati sono stati dunque sistemati su due navi quarantena che erano in attesa poco fuori le acque del porto. La prima, la GNV Azzurra, è entrata alle 17.30 circa di ieri per il primo trasbordo. Per quanto riguarda i minori, invece, saranno trasferiti in comunità per giovani. «È stato un dispiego enorme di energie per il sistema sicurezza ma non si sono registrate difficoltà».

Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, si è detto sereno rispetto all'approdo della Sea-Eye 4. A quanti temevano disagi e sui social hanno scritto commenti indignati sull'ennesimo sbarco di migranti, il primo cittadino ha risposto: «Trapani è un porto, non c'é un problema di invasione di persone positive al Covid e che magari vanno in giro senza controllo. La città sta svolgendo la sua funzione di porto in termini di sicurezza e salvezza di persone. Le persone che si trovavano sulla nave andranno in quarantena. Mi auguro che le istituzioni governative che hanno rapporti anche con gli altri Stati - sottolinea ancora Tranchida - pur condividendo protocolli di tipo diverso, ci mettano la faccia, anche perché la mia potrebbe essere una voce poco ascoltata».

«Ancora una volta, mentre a Bruxelles arranca la discussione sul necessario coinvolgimento diretto dell'Europa nella gestione dei flussi migratori, sulle nostre coste prosegue il caos, con risvolti pesanti da un punto di vista sociale e sanitario. Grazie a Draghi il tema è arrivato nell'agenda europea ma c'è ancora troppa indecisione e lentezza inaccettabile nelle scelte». Così Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia e responsabile del dipartimento Immigrazione del movimento azzurro.

«Forza Italia continuerà ad insistere per far sì che quelle idee di buonsenso diventino azione di Governo. Contrasto all'immigrazione clandestina e controllo delle frontiere devono essere la premessa imprescindibile di ogni politica comunitaria che poi deve prevedere una serie di azioni nel campo della cooperazione internazionale e della sinergia con i Paesi di transito. Nel frattempo chiediamo che il nostro Governo torni con urgenza a pretendere un immediato intervento UE e che siano supportate adeguatamente le realtà istituzionali locali che si trovano a gestire questa ennesima emergenza».

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