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L'ossessione della sinistra per i lockdown. Romano Prodi: servono misure drastiche e l'obbligo vaccinale

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Il principale argomento di discussione in Italia è il possibile lockdown per i no-vax, sulle orme di quanto già succede in Austria. A commentare l’eventualità di chiusure per chi non si è vaccinato è Romano Prodi, ospite su Radio24 de Il caffè della domenica condotto da Maria Latella: “Il lockdown per i no-vax? La questione non presenta problemi  da un punto di vista legale ma per ragioni pratiche. Io poi su questo tema sono per le misure drastiche. Per me il vaccino dovrebbe essere obbligatorio. Di fronte a una pestilenza non si può avere titubanze. Quando la casa brucia si chiamano i pompieri, è questione di buonsenso. La logica di isolare chi non si vaccina perché non faccia male agli altri è fondamentalmente giusta. Poi gli strumenti li applicherà paese per paese”.

 

 

L’ex presidente del Consiglio si lascia andare poi ad un commento sul futuro di Mario Draghi, che potrebbe salire da Palazzo Chigi al Quirinale: “Dovrà decidere Mario Draghi se il contributo che preferisce dare al Paese sia meglio con un anno in più avendo il potere diretto del presidente del Consiglio o avere per sette anni l'autorità che ha il presidente della Repubblica. Non è un'alternativa semplice ma è bella. Con il voto segreto - conclude con una punta di ironia - poi le sorprese sono tante... Io ne sono un massimo esperto”.

 

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