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Covid, dopo la corsa al vaccino ora parte quella alla pillola Merck e Pfizer

Gaetano Mineo
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Già fioccano milioni di prenotazioni da tutte le parti del mondo. Finitala corsa al vaccino anti Covid-19, è iniziata, in crescendo, quella per accaparrarsi la pillola in grado di stoppare il virus. E così le due uniche (al momento) aziende in grado di produrre il farmaco contro il Coronavirus hanno messo in moto gli stabilimenti per garantire i contratti che giornalmente arrivano nei propri uffici dai vari Paesi del Pianeta.

Entrambi i gruppi farmaceutici, sono statunitensi. La prima azienda a dare vita alla pillola antivirale è la Merck che ha prodotto un farmaco, denominato Molnupiravir o Lagevrio, che secondo gli esperti è un nuovo strumento per combattere la pandemia. Secondo l'azienda produttrice, il trattamento orale «dimezza il rischio di ricovero di pazienti con Covid lieve o moderato». Attualmente la pillola della Merck è al vaglio delle autorità sanitarie statunitense (Fda) ed europea (Ema).

La Gran Bretagna, invece, è il primo Paese ad approvare l'uso del farmaco della Merck, prendendo accordi per l'acquisto di 480 mila trattamenti. Ad aver confermato interesse per il farmaco sono anche Australia, Francia, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Sud Corea, Thailandia e Australia. Anche l'Italia ha firmato i primo contratti con la Merck, come ha annunciato il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

«L'Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 Molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna ha detto Locatelli -. Ciò al fine che anche l'Italia possa avere a disposizione pure questa arma». La Merck, tuttavia, dovrà, però, presto fare i conti con la concorrenza della Pfizer Inc.

La società statunitense, infatti, ha già pronto un suo farmaco antivirale che ha dimostrato di ridurre il rischio di Covid-19 grave addirittura dell'89%, superando i risultati osservati con il prodotto di Merck. Pfizer, abreve presenterà la sperimentazione per la pillola alla Food and Drug Administration, l'autorità sanitaria statunitense che dovrà dare il via alla commercializzazione.

Albert Bourla, presidente e ad di Pfizer, definisce la scoperta della pillola «un vero punto di svolta negli sforzi globali per fermare la devastazione di questa pandemia», rimarcando che «ha il potenziale per salvare la vita dei pazienti, ridurre la gravità delle infezioni da Covid-19 ed eliminare fino a nove ricoveri su dieci». Il presidente Usa, Joe Biden, intanto ha già dichiarato di essersi già assicurato «milioni di dosi di pillole» Pfizer. Ma anche la Gran Bretagna, ha stipulato accordi per l'acquisto dello farmaco. Insomma, il nuovo motto antivirus, adesso diventa: vaccino per prevenire, pillola per guarire.

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