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“Non sono opinioni sono armi”, Galimberti a raffica contro i manifestanti anti-green pass

Giorgia Peretti
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A In Onda, Umberto Galimberti si scaglia contro la libertà di opinione dei no-vax. Il filosofo è ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo nella puntata di sabato 6 novembre, dove si discute sui possibili effetti della quarta ondata del Covid e le continue proteste dei manifestanti anti Green Pass nel paese. 

 


Se da un lato, la minoranza dei cittadini domina le piazze italiane, dall’altro coesiste una maggioranza paziente di persone che hanno deciso di aderire alla campagna vaccinale. Una ‘pazienza silente’ che il noto professore confessa di non avere più: “Nei confronti dei No-Vax non ho più pazienza perché non è che sono una minoranza che esprime le sue opinioni e quindi ha diritto di esprimerle perché in Italia c’è il diritto di tutti di manifestare. Quella è una minoranza che porta in giro l'infezione è questo che dobbiamo considerare è una minoranza perché blocca l'attività economica”. Galimberti prosegue paragonando l’onda del dissenso dei non vaccinati agli effetti della pandemia sul paese: “è una minoranza che fa due danni tremendi che sono i danni che ha provocato il covid e continuiamo con il rispetto della minoranza?  Io non ho più pazienza per loro”. E ancora: “alla base di queste convinzioni che diffidano della scienza, che sono una mancanza di conoscenza, cioè una mancanza di istruzione, ovvero un fallimento della scuola. Uno può avere delle convinzioni diverse ma queste convinzioni diverse, nel momento in cui diventano pericoli per altri… beh non sono più convinzioni, sono armi”. Opinioni che per il filosofo “producono del male alla collettività e lo Stato deve difendere la salute collettiva. E allora basta, non autorizza la diversità di opinioni e l'esercizio della violenza perché sono violenti queste persone”. Infine, chiosa sprezzante: “Io a convincerli non ci provo neanche più. Se non hanno gli strumenti di mettere in discussione la propria opinione è chiaro che non è disposto ad essere convinto altrimenti. L’unica via è l’obbligo vaccinale”.

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