il caso veneto
Stasera Italia, Zaia rivela il bluff dei dati: noi cerchiamo i positivi ma gli altri...
Aumento dei contagi di Covid e dei ricoveri in terapia intensiva, il Veneto rischia di cambiare colore in base al sistema delle zone e andare verso nuove restrizioni. Il governatore leghista Luca Zaia venerdì 5 novembre è intervenuto a Stasera Italia, il programma condotto su Rete 4 da Barbara Palombelli.
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Qual è la vera situazione del Veneto e cosa rischia? "Dal 21 febbraio 2020 abbiamo fatto 16 milioni di tamponi. Abbiamo puntato su test e contact tracing così scoviamo il virus. A oggi abbiamo triplicato il numero dei test. Ma dire che il Veneto è la regione con più positivi non è corretto", risponde Zaia.
A cosa si riferisce il governatore leghista? "Nelle ultime 24 ore abbiamo avuto 780 positivi, il vero dato è l'incidenza" ovvero il numero di casi di contagio rispetto ai tamponi effettuati. "Siamo a 0,78, un incidenza bassa. Il fatto è che noi andiamo a caccia dei positivi mentre qualcun altro" non lo fa o "non riesce a farlo perché non ha una macchina rodata come la nostra".
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Inoltre "sono state approvate le nostre linee guida sulla scuola: con due positivi in classe non si chiude e non si manderà in quarantena la classe. La Terapia Intensiva Covid è al 3% e l’80% non sono vaccinati. Non abbassiamo la guardia" ha detto ancora Zaia.
Il governatore è stato chiamato a commentare anche il consiglio federale del Carroccio e il confronto tra la linea del segretario Matteo Salvini e quella del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
"Il confronto c’è stato, ci sarà sempre. Avremo un’assemblea all’inizio di dicembre e ancora parleremo dei programmi. Io porterò l’istanza dell’autonomia, che è quella per la quale hanno votato 2,2 milioni di veneti". "Ieri c’è stato un normale dibattito all’interno della Lega, come in qualsiasi partito o azienda, non ci sono stati movimenti tellurici, non possiamo riunirci in una cabina telefonica, siamo un partito di governo e abbiamo responsabilità oggettivo nei territori che governiamo".