l'aria che tira
L'aria che tira, è rissa sui morti per Covid. Botte da orbi tra Donato e Caprarica
Scoppia la rissa sui morti per Covid negli studi de “L’aria che tira”, mercoledì 3 novembre. Volano insulti tra Francesca Donato e Antonio Capranica, entrambi ospiti nel programma di approfondimento mattutino di La 7, condotto da Myrta Merlino.
Leggi anche: Covid, "il numero dei morti non torna". Il professor Dumontet: solo 55mila attribuibili al virus, ecco perché
La prima ad intervenire è l’eurodeputata, ex leghista: “Ho dei parenti che si sono salvati perché non sono andati in ospedale. Quello che è accaduto è stato che i protocolli sanitari diffusi dal ministero della Salute erano totalmente sbagliati. Le persone che sono arrivate in ospedale o si sono infettate perché negli ospedali o venivano intubati con un problema gravissimo ai polmoni di trombosi. Venivano bruciati i polmoni quindi queste persone sono state uccise in ospedale purtroppo e questo è una gravissima responsabilità”.
Leggi anche: Incredibile Nicola Lagioia sul rave illegale di Torino, lo scrittore tira in ballo Salvini! Sgomento ad Agorà
Il giornalista inizia a scuotere il capo per poi esplodere quando la Donato menziona il numero dei morti catalogati come Covid ma che in realtà avevano patologie pregresse. “Se leggiamo i dati registrati dall’Iss – dice l’eurodeputata- vediamo che 80mila dei morti per Covid sono state persone ultraottantenni con tre o più patologie concomitanti. Dire che sono morti a causa del Covid è una mistificazione”.
Capranica sbotta: “Ma cosa dice? Sarebbero vivi se non ci fosse stato il Covid. Ma è possibile che lei deve continuare a raccontare queste storielle? Ma un minimo di decenza e dignità!”. “È intollerabile che non riesca a finire il ragionamento”, la replica della Donato.
Leggi anche: Stop ai cortei no green pass: la democrazia è finita, ora tolgono anche il diritto di dissentire
“Intollerabili sono le idiozie che le continua a dire queste cose. È scorretto per le famiglie di quegli anziani. Quelle persone avevano tutto il diritto di vivere!”, alza la voce il giornalista. Il clima si scalda, le voci si accavallano e la Donato urla: “Lei è un gran cafone”. “Lei è una irresponsabile! Va in giro ad avvelenare con queste storie”, prosegue Capranica. La Merlino tenta di ristabilire l’ordine ma in sottofondo la Donato continua a ripetere: “Cafone, cafone”.