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Finti vaccini ai bambini, infemiera no vax dovrà risarcire 550mila euro
Emanuela Petrillo, 38 anni, ex infermiera dell’Ulss è stata condannata a risarcire 550mila euro di danni (più 33mila euro di spese legali) all’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale di Udine (Asufc) dalla Sezione del Friuli Venezia Giulia della Corte dei Conti mentre è ancora in corso il processo presso il Tribunale di Udine.
La donna, trevigiana di Spresiano, avrebbe finto di vaccinare circa 8 mila pazienti, per lo più bambini, tra il 2009 e il 2016 quando lavorava per le Asl del capoluogo friulano, Codroipo e Treviso, secondo quanto riporta Il Gazzettino. Secondo la Procura, per effetto della condotta attribuita all’ex assistente sanitaria «la quale avrebbe solo apparentemente inoculato ai piccoli pazienti i vaccini agli stessi destinati, escludendo così di fatto e nell’inconsapevolezza generale, la risposta immunitaria attesa», sulla sanità regionale sono gravati i costi di «una complessa attività rimediale, sostanzialmente finalizzata, all’esecuzione di nuove somministrazioni vaccinali nei confronti della popolazione infantile ritenuta interessata dal disservizio».
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Un danno erariale stimato dalla Procura complessivamente per oltre 660 mila euro. Nella sentenza della Corte dei Conti si legge che la donna «ben sapeva quel che faceva e ha agito con dolo». A settembre 2019 è iniziato nel tribunale di Udine un processo a suo carico: è accusata di peculato, omissione d’atti d’ufficio e falsità in certificati.