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Elogio del pisolino in tv. Joe Biden e Maurizio Molinari uniti dal colpo di sonno

Antonio Siberia
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Ronf. Ronf. Sigmund Freud che sul sonno e sui sogni ci ha lavorato una vita intera sosteneva che «tutti i sogni sono sogni di comodità, ubbidiscono all’intento di continuare il sonno anziché a quello di svegliarsi». Chissà cosa avranno sognato, allora, il direttore di Repubblica Maurizio Molinari e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden nel loro brevissimo ronf ronf. Appisolatisi in contesti diversi - il direttore di Repubblica mentre era ospite di una trasmissione televisiva) su Rai 2, Tg2 Post ed il presidente americano alla Cop26, la conferenza per salvare il clima del Pianeta - i due si sono ritrovati accomunati dal pisolino. Non una pennichella, che ha più la natura della siesta, alla romana, ma giusto un sonnellino.

 

Fast, fast. Veloce, veloce. Perché abbioccarsi? Lasciando fuori Freud, ché dei sogni di Molinari e di Biden non ne sappiamo nulla, si tratta ora di capire il motivo di questo assopirsi. E lo buttiamo là. Probabilmente perché anche loro, Maurizio e Joe, non ne possono più. È ormai più di un anno e mezzo che il mondo libero e occidentale non fa altro che parlare di due emergenze: la crisi pandemica dovuta al Covid 19 ed il riscaldamento del Pianeta legato all’inquinamento ed a quei cattivoni degli esseri umani che producono a più non posso.

 

Probabile che sia il direttore di Repubblica che il Presidente degli Stati Uniti abbiano deciso di assentarsi da questo tran tran di chiacchiere e morale per pochi attimi, giusto il tempo di sognare qualcosina. A dirla tutta e senza voler essere iconoclasti verso il suo Potere - che è tanto - Biden anche prima dell’appisolo alla Cop26 era già stato ribattezzato sleepy Joe, a descrivere una certa dimestichezza con l’abbiocco. Ma noi non abbiamo pregiudizi e per questo siam portati a pensare più alla noia che ad un talento individuale. Salvare il Pianeta è affare complicato, salvare l’umanità dal virus ancor di più e dormirci sopra non guasta. 

 

 

Una pausa che deve aver contagiato anche Molinari e che si merita una citazione, non politica ma poetica, dell’argentino Jorge Luis Borges. «Se il sonno fosse (c’è chi dice) una tregua, un puro riposo della mente, perché se ti si desta bruscamente senti che t’han rubato una fortuna?». Il perché non lo sappiamo e neppure la fortuna ma, qualunque sia la cagione, a Maurizio e Joe diciamo: sveglia ragazzi! Oh, qui c’è da salvare il Mondo. Mica Gramellini (pardon, bruscolini).

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