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Vaccino, arriva il richiamo per chi ha fatto Johnson & Johnson. La seconda dose da evitare assolutamente

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News fresche per chi ha fatto il vaccino Johnson & Johnson. Tra domani e dopodomani si riunirà la Commissione tecnico scientifica dell’Aifa ed è ormai pressoché scontato l’ok alla seconda dose per chi ha ricevuto il prodotto anti-Covid, sviluppato con la tecnologia a vettore virale e con una monodose. La seconda dose riguarderà un milione e mezzo di italiani, che ora riceveranno l’iniezione con il vaccino a mRna, venendo quindi inoculati con uno tra Pfizer e Moderna. Niente seconda dose con AstraZeneca. Non ci saranno limitazioni di età su chi dovrà effettuare il richiamo, perché il booster viene ritenuto necessario per tutti. La decisione delle autorità mediche italiane ricalcherà quella della Spagna, che già il 15 novembre inizierà i richiami per chi ha ricevuto J&J. 

 

 

Nel frattempo vanno avanti le terze dosi per gli anziani e i più fragili, anche se l’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D'Amato, chiede che venga immediatamente rimosso ogni limite di età per proteggere tutti: “Sembra scontato che dopo gennaio si deciderà di aprire a tutti, ma mi chiedo che senso abbia aspettare. In vista dell'inverno dobbiamo alzare il più possibile il muro di protezione. Le dosi non ci mancano, allora perché attendere il 2022? Il punto di riferimento devono essere i sei mesi di distanza dalla seconda dose. Applicando quel principio, si privilegeranno comunque i più anziani, visto che sono stati i primi ad essere stati vaccinati”. La Campania ad esempio ha già deciso che gli insegnanti nelle scuole avranno la terza dose, una scelta che non ha voluto attendere indicazioni del Ministero della Salute. Ma il ministro Roberto Speranza tira il freno a mano: “Sulla terza dose per tutti decideremo insieme alla comunità scientifica. Per ora proteggiamo i più fragili”.

 

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