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Tra i no green pass di Milano quattro col Daspo e il no-vax di sinistra che aveva insultato Liliana Segre

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Sale la tensione in centro a Milano per la manifestazione dei no green pass sabato 30 ottobre. Il corteo si è ben presto spezzato in due, quando una parte consistente dei manifestanti poco dopo piazza della Repubblica ha deviato rispetto al percorso concordato ieri con la Questura. La deviazione ha fatto scattare un nuovo schieramento delle forze dell’ordine per impedire che il corteo si dirigesse verso la Stazione Centrale. Dopo il cambio di tragitto i due tronconi della manifestazione si sono riuniti.

 

La tensione è palpabile, un videomaker della trasmissione Tagadà di La7 è stato insultato e aggredito in Piazza Duomo. L’operatore si è avvicinato ai manifestanti per fare alcune riprese, quando un gruppo di no green pass l’ha insultato, gli ha sputato e ha tirato un calcio alla sua videocamera. Nel tardo pomeriggio non sono mancati contatti tra le forze dell'ordine e i manifestanti contrari all'obbligo di certificato verde per lavorare. 

 

Tra loro, secondo quanto si apprende, anche alcuni manifestanti colpiti da Daspo per le proteste delle settimane scorse. In dettaglio, sono 4 le persone che si sono riunite al corpo principale della manifestazione da piazza Cavour, con uno striscione "No green pass, siamo uomini non sorci". Qualche ora prima, nelle chat su Telegram era stato diramato un appello a tutte le persone colpite da Daspo per partecipare al corteo entrando da piazza Cavour in modo da non essere notati nelle prime fasi della manifestazione.

 

La manifestazione è alla quindicesima "replica" consecutiva del presidio organizzato dai movimenti No Paura Day e Primum Non Nocere.  Sul palco si sono succeduti diversi esponenti della galassia no green pass, e si è rivisco anche Gian Marco Capitani, l'attivista no-vax di sinistra che aveva definito la senatrice a vita Liliana Segre "una donna che ricopre un seggio che non dovrebbe e che dovrebbe sparire da dove è". Atteso anche il leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer. 

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