Scompare il papà del Tiramisù, morto a 93 anni Ado Campeol
Lutto nel mondo della grande ristorazione veneta: è morto all’età di 93 anni Ado Campeol, storico titolare del ristorante le "Beccherie" di Treviso in cui nacque il Tiramisù. Per sessant’anni aveva lavorato nello locale dietro piazza dei Signori dove nel 1970 la moglie Alba e lo chef Roberto Linguanotto inventarono il famoso dolce al cucchiaio. Il Tiramisù fu il frutto di un incidente: durante la preparazione di un gelato alla vaniglia, allo chef cadde un po' di mascarpone nella ciotola delle uova e zucchero e, assaggiando il cucchiaio «sporco», rimase estasiato.
Food: con Fipgc a Milano Campionati mondiali Pastry award e di tiramisù professionale
A quel punto Linguanotto insieme alla signora Alba provarono quell’impasto su savoiardi bagnati con il caffè amaro e capirono che si fondeva al palato in un qualche cosa di meraviglioso. Il "Tirame Su", come fu subito chiamato, veniva preparato su piatti rotondi d’argento, lasciandolo riposare alcune ore in frigo e spolverandolo di cacao amaro solo al momento di servirlo. Nel 1972 entrò nel menù delle Beccherie e, anche si sono aggiunte molte varianti, il Tiramisù resta quello del locale trevigiano la cui ricetta originale è stata depositata e registrata con atto notarile all’Accademia Italiana della Cucina nel 2010. La famiglia di Ado aveva rilevato le Beccherie nel 1939 e lui, che era solo un ragazzino, entrò in sala per aiutare i genitori. Campeol aveva guidato l’associazione dei ristoratori della Marca ed è stato presidente provinciale della Fipe, oltre a guidare il ristorante di piazza Ancillotto fino al 2014, quando Carlo vendette il locale a Paolo Lai. Campeol lascia la moglie Alba, i figli Carlo e Marina con i consorti, nipoti e pronipoti. "Con Ado Campeol, Treviso perde un’altra stella della sua storia enogastronomica, che brillerà anche lassù", ha commentato il governatore del Veneto, Luca Zaia, "la sua lunghissima attività di ristoratore, e le sue Beccherie, hanno attraversato decenni della trevigianità migliore, fatta di accoglienza e qualità, e di quel sorriso garbato che sul suo volto non mancava mai". "In casa sua, grazie all’intuito e alla fantasia della moglie, nacque uno dei successi dolciari più famosi al mondo come il Tiramisù certificato dall’Accademia Italiana della Cucina. Ma chi, a Treviso o da fuori, non ha mai pensato, almeno una volta di andare a cena alle Beccherie, magari attratto dal bollito misto che fu per tanto tempo il biglietto da visita per antonomasia, oltre, naturalmente, al mitico dolce".