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Colpa dei bambini non vaccinati, perché aumentano i contagi

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Giorgia Peretti
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“La pandemia continua a circolare negli under 12 e i non vaccinati”, lo afferma Stefania Salmaso in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, sabato 30 ottobre. La nota epidemiologa dell’Aie (associazione italiana di epidemiologia) prevede un ulteriore crescita dei dati di contagio nelle prossime settimane, di fondamentale importanza restano le mascherine e il distanziamento sociale. I contagi sono in leggero aumento dopo giorni in cui la curva sembrava scendere, secondo la professoressa Salmaso “non è soltanto l’effetto dell’aumento dei tamponi per il rilascio del green pass. In alcune regioni l’incremento dei casi è soprattutto fra i giovanissimi di 6-13 anni e fra gli ultra novantenni”. La crescita dell’incidenza del virus sulle persone è pari al 43%, fa sapere l’epidemiologa, che annuncia una possibile evoluzione: “le proiezioni indicano un ulteriore aumento a livello nazionale con un superamento della soglia di incidenza di 50 casi per 100.000 durante la prossima settimana”. L’aumento dei dati del contagio era atteso con l’entrata in vigore del green pass obbligatorio per molte attività, soprattutto quelle lavorative. Il numero di accertamenti per la richiesta dei tamponi cresce consentendo di tenere sotto controllo il livello della circolazione del virus. “Un aumento di diagnosi era atteso – spiega la Salmaso- per effetto del maggior numero di accertamenti dovuto alla richiesta di tamponi per il rilascio del green pass nei luoghi di lavoro, ma i dati da noi raccolti indicano un incremento consistente dei tassi di incidenza in diverse fasce di età, non lavorative. In alcune regioni l’incremento è soprattutto tra i giovanissimi (6-13 anni) non vaccinati e tra gli ultra novantenni”.

 

 

 

 

 

Sebbene dopo l’inizio della scuola ci si aspettasse una crescita di nuove infezioni legate all’effetto di aggregazione nelle classi e dunque maggiore possibilità di contagi “nella letteratura scientifica ci sono indicazioni convincenti che la scuola di per sé non rappresenti un rischio aumentato”. Ma l’epidemiologa evidenzia: “Gli under 12 non sono vaccinati e quindi la pandemia continua a circolare tra loro e gli adulti non immunizzati”. L’esempio della Gran Bretagna, dove i contagi continuano a crescere senza sosta nonostante il vaccino, “deve essere illuminante: la vaccinazione da sola non basta ad arginare i contagi, ed è necessario mantener le precauzioni individuali per ridurre le esposizioni al virus”.

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