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Arresti Forza Nuova, il figliastro di Castellino picchiava la polizia con la bandiera dell'Italia

 Giuliano Castellino

Valeria Di Corrado
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Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino (leader romano di Forza Nuova detenuto per l’assalto alla sede della Cgil), era «tra i principali artefici dei violenti scontri con le forze dell’ordine avvenuti a piazza del Brasile (a Roma, lo scorso 9 novembre, ndr), dove - spiega il giudice che ha ordinato il suo arresto - utilizzando una spranga utilizzata a mò di asta della bandiera italiana, o sassi, colpiva violentemente gli agenti e i mezzi delle forze dell’ordine» e successivamente «fuori dall’ingresso della Cgil cercava di sfondare la porta di ingresso, agevolando l’invasione dei locali del sindacato da parte dei facinorosi. Entrava nei locali del sindacato tra i primi con un bastone e danneggiava con straordinaria ostinazione tutti gli arredi che incontrava lungo il suo percorso».

Il 20enne è stato colpito da una nuova misura di custodia cautelare in carcere. Corradetti, infatti, è già recluso per gli scontri avvenuti in quella stessa giornata nelle vicinanze di Palazzo Chigi. Secondo il gip del Tribunale di Roma, «non vi sono dubbi sulla piena e indiscussa partecipazione alle brutali violenze ed anche, si potrebbe dire, di compartecipazione alle istigazioni alle violenze perpetrate ai danni non solo delle forze dell’ordine, ma anche ai danni dei locali della sede della Cgil». Corradetti «era presente in tutte le tappe connotate da violenza protrattesi nell’arco dell’intero pomeriggio, per proseguire fino a sera quando» è stato arrestato in flagranza «per la violenza riservata alle forze dell’ordine a presidio dei palazzi istituzionali». «Nonostante la giovane età, Corradetti ha mostrato di essere avvezzo ai disordini. Capace - si legge nel provvedimento - di esserne un concreto istigatore e provocatore».

Il figlio della compagna di Castellino è stato riconosciuto dagli agenti della Digos che hanno visionato i filmati: pur avendo «il volto parzialmente travisato da uno scalda collo, indossava un cappellino da baseball di colore verde chiaro e un giubbotto di colore nero con cappuccio. Tuttavia si abbassava per pochi istanti la copertura mostrando così il volto». «Fabio Corradetti, nonostante la giovane età, è un soggetto estremamente violento e pericoloso per la collettività - spiega il giudice delle indagini preliminari Annalisa Marzano - Già sottoposto dal 9 ottobre a misura cautelare custodiale per i reati di resistenza e lesione violenza» per gli scontri avvenuti durante la manifestazione, «e gravato da precedenti specifici alcuni oppositivi e connotati da violenza. Nei suoi confronti inoltre è stata esercitata l’azione penale nell’ambito di altro procedimento penale per tentato omicidio posto in essere l’11 ottobre 2020». 

«Le condotte, per come desumibili dalle videoriprese, mostrano - si legge nell'ordinanza - la sua inclinazione alla violenza , la sua attitudine alla provocazione negli scontri contro le forze dell’ordine, la scaltrezza dimostrata ricorrendo al travisamento del volto mediante scaldacollo , ma soprattutto ha dimostrato di saper ricorrere a stratagemmi per rimanere apparentemente inosservato pur mantenendo nelle irruzioni una posizione strategica e di primo piano. A prima vista appariva defilato, ma poi si scagliava energicamente contro le forze dell’ordine». «Si tratta - conclude il gip - indubbiamente di uno dei principali protagonisti delle azioni violente a piazzale del Brasile, sia per la successiva devastazione della sede sindacale».

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