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Droga dello stupro a vip, politici e professori. Tra i clienti pure un sacerdote

Valeria Di Corrado
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Professionisti, dipendenti pubblici, la sorella di Ornella Muti e perfino il gestore di una casa famiglia per minori e un insegnante di musica che si faceva consegnare lo stupefacente direttamente a scuola. È variegata e trasversale la rete di trafficanti delle nuove e pericolosissime droghe sintetiche scoperta dalla Procura di Roma in un’inchiesta che conta finora 63 indagati residenti in tutta la Penisola. I carabinieri del Nas hanno arrestato 39 persone, di cui 11 sono finite in carcere e 28 ai domiciliari, con l’accusa di importazione dall’estero e traffico di stupefacenti sintetici. Tra i clienti ci sarebbero politici, giornalisti e anche un sacerdote. Dall’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, è emersa l’esistenza in Italia di «centri d’importazione» - il più importante dei quali operativo su Roma - che ordinano da gruppi criminali esteri sul web e sul «dark web» la cosiddetta droga dello stupro (Ghb e Gbl), l’eroina sintetica (fentanili), catinoni sintetici, benzodiazepine, nonché sostanze ad effetto psicotropo, di cui 16 sono comparse per la prima volta nel nostro Paese e in Europa. Gli indagati fanno riferimento al «Berlusconi market», nome attribuito dagli sviluppatori al mercato illecito. Il pagamento avviene con metodi non tracciabili, solitamente con bitcoin, e il ricavato della vendita al dettaglio di tali droghe viene reinvestito in criptovaluta su conti correnti esteri: è stato possibile ricostruire, per la prima volta in Italia, l’autoriciclaggio di monete virtuali.

 

 

I plichi sono inviati con l’indicazione di mittenti e destinatari fittizi, nominativi di fantasia o di defunti, e arrivano nei principali hub aeroportuali, come lo scalo di Ciampino. I pacchi vengono infatti recapitati utilizzando servizi di «home delivery» come Glovo e Sda, con corrieri ignari del contenuto, mascherato con bottiglie di Coca Cola. Sono state ricostruite dai carabinieri anche le «rotte» internazionali di queste sostanze: i fentanili provengono da Canada, Polonia e Repubblica Ceca; il Gbl da Cina, Francia, Croazia e Olanda (in quest’ultimo Paese, incredibilmente, la droga dello stupro è legale); i catinoni sintetici vengono importati dall'Olanda; mentre l'eroina ad alta concentrazione è stata rinvenuta in spedizioni provenienti da Gran Bretagna e Germania. Il prezzo per dose varia dagli 80 ai 150 euro. Sono state individuate oltre 290 spedizioni su tutto il territorio nazionale, per un volume d’affari di circa 4,8 milioni di euro. L’indagine, anche grazie a due distinte «operazioni sotto copertura», ha consentito di sequestrare: 42 litri di Gbl, pari ad oltre 50.400 dosi; 1,3 chili di stupefacenti sintetici in polveri e cristalli, tra cui 116 grammi di fentanili (la cui assunzione superiore a 80 microgrammi può provocare overdose); 1,2 chili di catinoni sintetici; 8 grammi di eroina con purezza al 99%, destinata alla miscelazione con fentanyl; 20 francobolli a base di flualprazolam.

 

 

Sono inoltre stati arrestati in flagranza 3 importatori italiani, tra cui il gestore di una casa famiglia per minori. Il ministero della Salute nell’arco di soli sei mesi - ossia dal 23 dicembre 2019 al 30 giugno 2020 - ha emesso tre decreti che hanno determinato l’aggiornamento delle tabelle allegate al Testo unico sulla droga (DPR 309/90), includendo nella categoria degli stupefacenti alcune delle sostanze psicotrope sequestrate dai Nas, fra cui il pericoloso flualprazolam. Le «Nuove sostanze psicoattive» (Nsp) rappresentano un gruppo molto ampio e in costante evoluzione, composto da molecole di natura sintetica, caratterizzate da proprietà farmacologiche e tossicologiche particolarmente dannose per la salute: possono provocare reazioni incontrollate e intossicazioni acute, in molti casi letali, a causa di effetti droganti addirittura superiori a quelli degli stupefacenti «tradizionali». Il fentanyl, ad esempio, è 80 volte più potente della morfina e basta una sola dose per diventarne dipendente. Nel blitz al teatro Dubrovka di Mosca, ad ottobre del 2002, 117 ostaggi morirono per l’inalazione di questo anestetico a base di oppio usato dalle teste di cuoio per mettere fuori combattimento i sequestratori ceceni.

«La comparsa negli ultimi anni nel mercato degli stupefacenti delle NSP rappresenta un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più imponenti e che interessa tutto il mondo, Italia compresa», si legge nell’ordinanza di arresto del gip di Roma, Roberto Saulino. Basti pensare che da quando sono state catalogate (ossia dal 2005) sono emerse 500 nuove sostanze, di cui quasi la metà dal 2013 in poi. «È oggi possibile "disegnare" la propria droga personale, ordinarla via email e riceverla a casa - spiega il giudice - Parimenti, l'invenzione di "stampatori" chimici a 3 dimensioni consente di produrre in casa la propria personale sostanza: ciò non sarebbe stato possibile 20 anni fa».

Tra i 28 finiti ai domiciliari ieri c’è il pittore Alexander Luigi Di Meglio, che ha il suo atelier romano in via Merulana, "autore di reiterate condotte di importazione di NSP, 8 nel corso dell'anno 2019"; un militare che si faceva spedire la droga in caserma, nel Comando Brigata Alpina Julia di Belluno; un architetto residente nella Capitale; un parrucchiere di Napoli; un dipendente dell’Asl Roma 4 e uno dell’Asl di Brescia; un avvocato di Biella; un pensionato dell’Aeronautica militare residente a Rimini.

Agli arresti domiciliari anche l'insegnante di musica della provincia di Cremona "autore degli ordinativi e destinatario di ben 13 importazioni di potenti catinoni sintetici, recapitate, a suo nome, presso la scuola media dove, all'epoca dei fatti contestati, svolgeva attività lavorativa - si legge nell'ordinanza di arresto - Ancorché non siano disponibili evidenze oggettive dimostrative di una attività di spaccio interna all'istituto di istruzione o, comunque, agevolata dal recapito dei plichi presso l'indirizzo della scuola; non può non cogliersi l'estrema insidiosità e la pericolosità insite :nella condotta posta in essere dall'indagato, la cui spregiudicatezza e grave imprudenza (anche in considerazione del rischio di occasionale esposizione dei minori al contatto con i pericolosi composti chimici) appaiono meritevoli della attivazione di un idoneo presidio cautelare".

Recluso in carcere un funzionario dell’Ater di Roma che si faceva consegnare le sostanze addirittura nel suo ufficio in via di Valle Aurelia, "da tempo, stabilmente e pericolosamente inserito nel contesto dei traffici di cui si discute, sia sul versante della importazione che nelle operazioni di rivendita a terzi della droga dello stupro e dei catinoni sintetici, attività realizzate con la collaborazione fattiva del compagno"; nonché una dentista della provincia di Avellino e un giardiniere di Bologna "autore - spiega il gip - dell'importazione in Italia di una delle sostanze stupefacenti più pericolose della storia". 

 

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