avrebbe 21 anni
Ecco come può essere oggi Denise Pipitone. Piera Maggio: perché questa foto è importante
Il caso di Denise Pipitone si riaccende. La mamma della bambina scomparsa a Mazara Del Vallo il 1° settembre del 2004, in circostanze ancora oggi misteriose, ha diffuso una nuova immagine del volto di Denise secondo l’ultima “age progression” in occasione del suo 21esimo compleanno.
"Come potrebbe essere oggi. Attenzione è un immagine di ricostruzione", scrive Piera Maggio su Facebook. La Maggio chiede di "non modificare, ritagliare, stravolgere, questa locandina del nuovo age progression 2021". Perché, come sottolinea la mamma della Pipitone, "senza le informazioni ufficiali necessarie, non potrà essere di nessun aiuto a Denise".
La foto è una ricostruzione accurata ad opera di esperti e studiosi, altamente attendibile ma non totalmente: non vi è la sicurezza al 100% che queste siano davvero le attuali sembianze di Denise. Il nuovo invecchiamento è stato realizzato su commissione da Paloma Joana Galzi, Forensic Imaging Specialist, Alexandria Va (USA), attraverso le foto originali della bambina, dei genitori e del fratello.
Leggi anche: Casi Denise Pipitone e Olesya Rostova, "ecco di chi è parente la donna rom". L'assurda scoperta
Piera Maggio e Pietro Pulizzi non hanno mai abbandonato l’idea di riabbracciare la propria figlia, scomparsa a soli 4 anni. Da quel momento la famiglia ha speso tutte le proprie energie per trovarla, tra battaglie legali, faide familiari e disperati appelli in televisione. Le diverse segnalazioni arrivate sul caso, nel corso degli anni, non hanno sortito gli effetti desiderati. Dopo aver verificato anche il caso di Olesya Rostova, giovane ragazza alla ricerca della propria madre in Russia, rivelatosi inconcludente, la pista del rapimento dei nomadi appare quella più significativa. Nel mentre continuano le indagini della Procura di Marsala sulla pista rom dopo il filmato registrato da Felice Grieco. La guardia giurata giorni dopo la scomparsa di Denise, immortalò a Milano una bambina, assieme ad una nomade, con dei tratti somatici di una “elevata compatibilità morfoscopica”, secondo i Ris di Messina.