conto alla rovescia
Pfizer, due mesi per il vaccino ai bambini: "Efficace al 90% tra i 5 e gli 11 anni"
Una «lieve» dell'incidenza (da 29 a 34 casi per 100mi1a abitanti) e un altrettanto «leggero» (da 0.85 a 0.86) aumento dell Rt ma la situazione della pandemia in Italia è «sotto controllo». È la fotografia del quadro epidemiologico tracciato dal presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro che invita tutti a mantenere «comportamenti prudenti». Non un cambio di rotta ma un segnale di stabilizzazione. Il tasso di occupazione degli ospedali, sia in area medica che in terapia intensiva, è in diminuzione e non vengono rilevati segnali di allerta.
Passano invece da tre a quattro (Abruzzo, Campania, Friuli Venezia Giulia, Piemonte) le Regioni catalogate a rischio moderato. Come sottolineato da tutta la comunità scientifica, a tenere a bada la curva in Italia è soprattutto l'alto tasso di popolazione vaccinata, specie se paragonato ad altri paesi in Europa attualmente in difficoltà. «Ringrazio i cittadini che hanno aderito alla campagna superando esitazioni e paure», le parole in proposito del premier Mario Draghi.
In Italia però restano ancora 7,6 milioni di persone over 12 non vaccinate. E se, comprensibilmente, la fascia con il tasso di immunizzazione più basso è quella 12-19 anni (65,72%) fa riflettere che quelle 30-39 (75,89%) e 40-49 (77,69%) facciano registrare un'adesione inferiore rispetto ai 20-29enni (80,53%). Il dibattito si sposta quindi sulla terza dose, viste le sem Una risalita pre maggiori evidenze scientifiche relative a una diminuzione della protezione a 6-8 mesi dalla vaccinazione.
«Sarà necessaria, per certe categorie specialmente», dichiara il presidente del Consiglio. Il criterio sarà quello con cui si è già iniziato ovvero partendo dagli anziani e dai pazienti fragili. Se la dose di richiamo dovrà con il passare del tempo essere effettuata da tutti «in questo momento non lo sappiamo» ammette candidamente Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute. Si valuterà in base alle evidenze scientifiche.
«I dati si stanno accumulando, ci sarà tempo per decidere», dice ancora. Un paio di mesi saranno necessari pure per l'eventuale validazione, in primis da parte di Ema, del vaccino Pfizer per la fascia di età 5-11 anni. Secondo la casa farmaceutica l'efficacia sarebbe oltre il 90%. Servirà invece molto meno per capire se il numero maggiore di contagi negli ultimi giorni sia dovuto anche al numero di tamponi «che è molto più elevato di prima», ricorda Mario Draghi. Pure dal Iss credono che una correlazione, dovuta all'obbligo di green pass, sia possibile. Anche perché il tasso di positività resta contenuto.
Nelle ultime 24 ore è dello 0.8% con 487.218 tamponi effettuati e 3.882 nuovi casi registrati con 39 decessi. Intanto La Commissione europea ha definito un portafogli di dieci potenziali strumenti terapeutici contro il Covid-19.
«L'elenco è basato su un parere scientifico indipendente ed è incentrato su medicinali candidati» e che «saranno probabilmente autorizzati e, di conseguenza, a breve disponibili sul mercato europeo», si legge in una nota. L'elenco dei farmaci anti-Covid è suddiviso in tre categorie terapeutiche e continuerà a evolvere con l'emergere di nuove prove scientifiche.
La prima categoria corrisponde agli anticorpi monoclonali antivirali più efficaci nelle prime fasi dell'infezione: Ronapreve, Xevudy e Evusheld. La secondo tipologia di cure è costituita da antivirali orali da utilizzare il più rapidamente possibile dal momento dell'infezione: Molnupiravir, di Pfizer, PF -07321332 AT-527 di Atea Pharmaceuticals e Roche. La terza e ultima categoria di farmaci ai quali punta Bruxelles per curare la patologia virale include quattro immunomodulatori per la cura dei pazienti ricoverati: Actemra, Kineret, Olumiant e Lenzimulab.