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Con l'impennata di contagi si capirà l'inutilità del green pass: l'avvertimento di Claudio Borghi sul Covid

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Claudio Borghi torna alla carica contro il green pass. Il deputato della Lega si è scatenato su Twitter nel commentare la notizia emersa dal rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità secondo cui i casi di Covid tra gli operatori della sanità sono in salita, con 371 positivi in sette giorni: “Questi sono i risultati dell'obbligo vaccinale. Non green pass, obbligo”. A chi gli fa notare che non è detto che queste persone siano sintomatiche il leghista ribatte: “Ah, improvvisamente abbiamo che gli asintomatici non sono malati. Bene. Mi ricordavo un po' di insulti quando lo dicevo io. Quindi che problema c'è? Se uno sta male sta a casa e se uno sta bene va fuori e lavora. Non serve il green pass, è sempre stato così, si chiama normalità”.

 

 

Ma non finisce qui. “Secondo me l'alternativa non c'è. Il consenso per il green pass potrebbe magari vacillare quando ci si renderà conto che i contagi risaliranno esattamente come prima e non si potrà più dire 'ci vuole più green pass' perché più di così... Ma non posso certo tifare contagio”. Borghi ha poi risposto così a un follower che gli chiedeva: "Ammesso e non concesso che la protesta sia fallita (magari non lo è ancora ma vi si avvicina) l'alternativa qual è?”. Come annunciato ieri dal vice-ministro alla Salute Pierpaolo Sileri non c’è alcuna intenzione di eliminare la certificazione verde.

 

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