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Mario Draghi accusa l'Europa sugli sbarchi dei migranti: l'Italia è stata lasciata sola

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Mario Draghi non le manda a dire al resto dell’Unione Europea sulla questione degli sbarchi dei migranti in Italia. Dopo il Consiglio europeo il presidente del Consiglio italiano ha parlato in conferenza stampa, scusandosi con i giornalisti presenti per il ritardo nel presentarsi ai microfoni: “Scusate per la lunghissima attesa, non sono stato io a far tardi ma la discussione è stata più lunga del previsto. Si era immaginato come un Consiglio di transizione, si è rivelato un Consiglio importante e con discussioni complesse”.

 

 

Secondo quanto filtra dall’incontro non dovrebbero essere apportate modifiche al trattato di Schengen sul tema clandestini. Una notizia confermata anche da Draghi: “È sparito qualsiasi riferimento nelle conclusioni del Consiglio Ue. "Per questo noi siamo soddisfatti”. Il premier va poi all’attacco della Ue: “Io ho sottolineato il fatto che siamo lasciati fondamentalmente soli ma oggi questa situazione è un problema di tutti. L'importante è non dividersi, non ha senso privilegiare un Paese o una rotta. Sui rimpatri occorre che l'Unione europea agisca tutti insieme". In ogni caso, ha spiegato Draghi, “da parte della Ue non c'è alcuna apertura al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. La commissione non è d'accordo, in tanti nel Consiglio europeo, compresi noi, non sono d’accordo”.

 

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