Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Maria Giovanna Maglie ribalta il quadro: la vera ragione della sconfitta. Poi fa pezzi Gualtieri

Giorgia Peretti
  • a
  • a
  • a

Si tirano le somme sulle elezioni amministrative negli studi de L’Aria che tira, martedì 19 ottobre. Il talk show mattutino di La 7, condotto da Myrta Merlino, ospita Maria Giovanna Maglie per commentare il risultato del centrodestra. Secondo quanto si sottolinea nel programma Lega e Fratelli d’Italia avrebbero perso le elezioni per via della posizione ambigua attorno ai temi centrali del paese, quali: green pass e vaccino anti-Covid. La giornalista esordisce ribaltando il punto di vista dei media definito “mainstream”.

 

“Il centrodestra avrebbe perso queste elezioni perché si è dimostrato soprattutto nella veste della Lega ambiguo rispetto alla sacrosanta battaglia per il green pass obbligatorio e del vaccino obbligatorio. Io sono fuori dal coro, fammi dire quello che penso. Per una volta sono d'accordo con Giuseppe Conte: ha vinto l'astensionismo. Secondo punto:  il radical chic nel mondo avanza nelle grandi città governate da personaggi allucinanti come New York, Londra, Parigi con la sola eccezione di Madrid e ora si è unita anche Roma”.

 

Quindi prosegue scagliandosi contro il neosindaco del Pd, Roberto Gualtieri: “Ora si è unita anche la mediocrità di Enrico Michetti (candidato del centrodestra nda) perseguitato dalla stampa dall'inizio. Vorrei far notare che a mio modesto parere la mediocrità di Gualtieri è assolutamente paragonabile ma questa è la mia opinione. Roma ha un sindaco mediocre questa è la mia opinione”. La Merlino insorge: “Ma dai, non si possono paragonare. Hanno due curriculum che non si possono mettere sullo stesso piano è stato ministro dell’Economia.

 

La Maglie continua: “L’ha fatto malissimo, l’ha fatto da cani. Tanto che non l’ha riconfermato Draghi. Ha riconfermato persino Roberto Speranza”. Infine, il tema dell’astensionismo, grande protagonista di queste elezioni: “L’astensionismo interessa a chi ha perso le elezioni perché a chi ha vinto non interessa niente. Chi ha perso deve sapere che è stato punto per l’ambiguità del messaggio perché non puoi essere unito a livello locale e poi separato a livello nazionale. Se c’è una ragione per cui l’astensionismo è così forte e per cui un partito come la Lega è stato punito è per l’esatto opposto motivo della stampa mainstream”.

Dai blog