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L'artista che ha ridicolizzato i paranoici del fascismo: una fake news il busto di Marconi imbrattato

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Finisce in una bolla di sapone la sfilza di polemiche per il gesto contro il busto di Guglielmo Marconi. Negli scorsi giorni a Villa Borghese, parco di Roma, era stata imbrattata l’opera dedicata al celebre inventore, ma si è trattato soltanto di una gigantesca fake news. A spiegarlo è lo stesso autore del blitz e del busto, che si fa chiamare Karlo Mangiafesta: “La statua è opera mia. Mi interessava vedere cosa sarebbe successo se avessi inscenato una notizia totalmente falsa”.

 

 

L’incredibile beffa per tutti coloro che hanno iniziato discussioni infinite su Marconi e sulla presunta vicinanza al fascismo è doppia: il busto non fa parte dei 228 presenti al Pincio e inoltre il volto scolpito, come riferisce il Corriere della Sera, non era neanche quello di Marconi. L’azione era stata rivendicata dal gruppo “Creare è distruggere”, giustificandola con una presunta adesione al partito fascista di Marconi. “Qualcuno - spiega l’artista - si sarebbe accorto della bugia o l’efferatezza della vicenda sarebbe stata sufficiente, per chi è a caccia di interazioni e visualizzazioni, a renderla reale? C’è da chiedersi: se dei giornali ne scrivono, e la gente inizia a parlarne, cosa rende quella notizia meno vera di una successa veramente?”.

 

 

“Generare interazioni è un diktat per tutti e un’occasione come questa per ergersi sul pulpito è troppo ghiotta per guadagnare impressions. Politici hanno condiviso il video aggiungendo una colonna sonora con più pathos, giornalisti hanno colto l’occasione per celebrare e difendere l’inventore” la triste analisi di Mangiafesta.

 

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