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Parola fine sulla protesta dei portuali di Trieste contro il green pass: a difesa di democrazia e libertà

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È finita la protesta dei portuali di Trieste contro il green pass. “Da domani torniamo al lavoro. Questa prima battaglia l’abbiamo vinta, dimostrando la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà”, questa la comunicazione del sindacato promotore dello sciopero dei portuali di Trieste contro il green pass.

 

 

Il presidente dell'Autorità portuale del mare Adriatico orientale, Zeno D'Agostino, aveva alzato i toni dello scontro al Gr Rai del Fvg, dopo che dal 15 ottobre era stato bloccato il varco 4 del porto dal Coordinamento lavoratori portuali di Trieste, che manifesta contro l'obbligo del green pass per l'accesso al lavoro: “Questa situazione non si può più tollerare. Domani sento la Prefettura, col prefetto tenterò di capire. In questo momento stiamo tornando alla normalità, ho bisogno di un porto che funzioni: il varco 4 è il varco principale del porto, quello più vicino alla grande viabilità. Quindi adesso basta. Non si può tollerare nulla, neanche un'ora in più”. 

 

 

“Adesso - aveva detto D’Agostino, che aveva minacciato le dimissioni negli scorsi giorni - il circo che hanno messo in piedi lo chiamo circo perché da lì è passato di tutto in questi giorni e mi hanno raccontato di scene veramente da barnum, ecco, adesso basta. È comunque arrivata una risposta dalla maggioranza silenziosa. I numeri mi sembra che parlino dalle 6 mila alle 8 mila persone, quindi io farei una riflessione su questo: se lunedì scorso una manifestazione triestina ha portato in piazza a marciare 20 mila persone e il venerdì ne sono arrivate 8 mila da tutta Italia con tutto il battage pubblicitario che è stato fatto, e non c’erano i 900 portuali ma ne abbiamo contati 150, che cosa vuol dire? Che la città ha risposto e che i portuali hanno risposto”.

 

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