Otto e Mezzo, la verità di Feltri sui no-green pass: sono quattro gatti, vogliono che la gente muoia
Ha vinto la linea della fermezza di Mario Draghi, che non si è piegato sullo slittamento dell’obbligo del green pass a lavoro e ha detto no ai tamponi gratuiti? La domanda viene rivolta da Lilli Gruber, conduttrice di Otto e Mezzo su La7, a Stefano Feltri, direttore di Domani, che elogia il presidente del Consiglio per aver tenuto il punto: “Assolutamente sì, ogni volta che Draghi ha preso una posizione netta su questi temi il Paese ha risposto come si sperava. Quando ci sono state incertezze, come per esempio su AstraZeneca, ci sono stati molti problemi. I no-vax e i no-pass sono vivacissimi su Twitter, sui giornali e sui social, ma nel mondo reale sono quattro gatti. Quando volevano bloccare le stazioni dopo l’obbligo di green pass sui treni si è visto, c’erano solo i giornalisti davanti ai binari”.
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“La maggior parte della gente - si rivolge all’avvocato Olga Milanese che spinge per un referendum che porti all’abolizione del green pass - vuole lavorare in sicurezza. Il green pass non è obbligatorio per lavorare o entrare in università, è lo strumento di cui ci siamo dovuti dotare davanti al fatto che alcune persone volevano mettere a rischio gli altri entrando da non vaccinati. È uno strumento per proteggere chi sta dentro. È un modo per permettere a chi decide di non vaccinarsi di ridurre il rischio Covid facendo i tamponi. Il vaccino protegge dal virus, i tamponi non proteggono dal virus. Si è scelto questo strano compromesso di dare lo stesso certificato a chi è protetto e a chi non è protetto, questo ha generato un po’ di pasticci. Ma la stragrande maggioranza degli italiani - conclude il giornalista - vuole lavorare in sicurezza”.
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Feltri riprende a parlare dopo l'intemerata della Milanese che porta alla luce il boom dei contagi in Gran Bretagna: “Qui manca proprio la logica. Il fatto che ci siano dei contagi e dei morti anche se c’è il vaccino e se c’è il green pass non significa che non funzionano. Significa che non esiste il rischio zero. Come saremmo messi se non ci fossero vaccino e green pass? Lo abbiamo visto l’anno scorso, con 100mila morti. Uno deve avere chiaro qual è l’alternativa. Manca la logica nel ragionamento. Bisogna avere il coraggio di dire che alcuni vogliono avere più infezioni per essere liberi di andare al cinema senza esibire il cellulare. È l'estrema sintesi. Non fanno una punturina che fa venire due linee di febbre. Se fate come dite voi ci si ammala e si muore. Voi volete che si ammali più gente".