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L'Aria Che Tira, il prof Giuseppe Remuzzi smonta la piazza: "Il green pass protegge i lavoratori, non li penalizza"

Giada Oricchio
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Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, non comprende le ragioni di chi sta manifestando contro il green pass da Taranto a Trieste passando per Bologna e Genova: “Per alcuni è più facile credere agli astri o ai complotti”. Poi annuncia grandi novità: "Ci sono allo studio anticorpi decisivi contro il Covid".

Lo scienziato esprime le sue perplessità sulle proteste nel programma “L’Aria che Tira”, in onda venerdì 15 ottobre su LA7: “Il green pass protegge i lavoratori, non li penalizza. Noi giustamente vogliamo leggi attente sugli incidenti sul lavoro, ecco il green pass impedisce l’incidente sul lavoro, impedisce che una persona entri sul luogo di lavoro senza essere vaccinata  o senza tampone e che quindi infetti gli altri”.

Nel suo ragionamento, Remuzzi ricorre a una similitudine per essere più chiaro: “Manifestare contro il green pass è come manifestare a favore di leggi molto più permissive sugli incidenti sul lavoro. E’ tutto il contrario, sono cose che non riesco a capire se non accettando che un certo numero di persone non segue le logiche del buon senso e della razionalità. Pensiamo che abbiamo vaccinato l’86% dei vaccinabili, quando mai abbiamo un consenso così alto? non focalizziamoci su idee basate sul niente”.

Remuzzi serafico ma deciso rivela: “Ieri ascoltavo uno dei manifestanti del porto di Trieste e non ho trovato nessun argomento a sostegno del no al green pass. Dire ‘non me lo faccio perché non mi va’ non è un argomento”. E alla domanda di Myrta Merlino sulle sacche così poco ragionevoli nonostante i dati, l’illustre ricercatore risponde: “C’è sempre una parte della popolazione che tende a credere alla cosa più semplice, a vedere il complotto, a giudicare i vaccini come fatti troppo in fretta. Si affidano ai social, a Facebook, cose che tendono ad allontanare l’opinione pubblica dalle conoscenze vere. Quante di queste persone sanno che il vaccino RNA è frutto di 10 anni di lavoro sui farmaci a RNA messaggero per i tumori?” e dà il colpo di grazia: “E’ più facile credere ai complotti o all’influenza degli astri che non alla scienza! La cultura scientifica non è così diffusa nel nostro Paese, ma anche altrove c’è una percentuale di persone che non tende ad approfondire i problemi. I medici hanno il compito di diffondere la conoscenza. Ripeto che il green pass è utile ai lavoratori e li protegge”.

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