Otto e Mezzo, "solite cose strane e accuse infami". Da Alessandro Sallusti secca replica a Letta
“Chissà perché quando un partito di centrodestra raggiunge il massimo dei consensi succedono cose strane”. Alessandro Sallusti risponde così alle accuse di vittimismo della destra mosse da Enrico Letta. Il direttore di Libero è ospite nel talk show del access prime time di La 7, condotto da Lilli Gruber per commentare l’esordio del green pass obbligatorio per i lavoratori. Immancabile, però, un commento su Giorgia Meloni e Matteo Salvini prontamente tirati in ballo dalla conduttrice riportando le parole del segretario del Partito Democratico. “C’è stata una valanga di vittimismo in questi ultimi giorni da parte della destra che francamente è bene che cessi perché è un vittimismo assolutamente eccessivo”, ripete la Gruber. E Sallusti risponde: “Vittimismo insomma. Quando nella settimana delle elezioni il tema dell’agenda politica e giornalistica è quella della Meloni fascista e della Lega dei drogati direi che non è vittimismo. Si sta ripetendo una cosa che avviene sempre quando un partito di centro destra raggiunge il massimo dei consensi succedono delle cose strane”.
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“Con Silvio Berlusconi ne son successe tante -prosegue Sallusti -. Con Salvini sono avvenute le inchieste sugli sbarchi. Con la Meloni ancora non sono riusciti a farle arrivare gli avvisi di garanzia e ora provano col fatto che lei sia una presunta fiancheggiatrice dei fascisti”. Le accuse però secondo il direttore di Libero giovano all’elettorato di Fratelli d’Italia, al momento primo partito di preferenza degli italiani: “Io credo che tutta questa campagna abbia compattato gli elettori di Fratelli d'Italia a difesa della loro leader accusata di una roba infame, che è quella di essere una fascista".