Green pass, il sospetto di Roberto Burioni sui portuali: "Hanno già un vaccino obbligatorio ma ora..."
Per il virologo Roberto Burioni c'è un controsenso nella protesta dei portuali di Trieste che minacciano di bloccare il trasporto marittimo per l'obbligo di green pass che scatterà domani venerdì 15 ottobre. "Per i lavoratori portuali dal 1963 è obbligatoria la vaccinazione antitetanica. Chi non si vaccina non può lavorare. Perché il problema viene fuori solo ora per la vaccinazione contro COVID, un pericolo immensamente superiore a quello del tetano?", scrive Burioni su Twitter riportando uno stralcio del documento che prevede la profilassi anti-tetano per una grande varietà di categorie di lavoratori.
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"Lavoratori agricoli, pastori, allevatori di bestiame, stallieri, fantini, conciatori, sorveglianti e addetti ai lavori di sistemazione e preparazione delle piste negli ippodromi, spazzini, cantonieri, stradini, sterratori, minatori, fornaciari, operai e manovali addetti all'edilizia, asfaltisti, straccivendoli, operai addetti alla manipolazione delle immondizie, operai addetti alla fabbricazione della carta e del cartoni, lavoratori del legno, metallurgici e metalmeccanici. Personale delle ferrovie: dirigenti delle stazioni, dirigenti della linea, dirigenti tecnici, ufficiali delle navi traghetto, gestori e ausiliari, personale dei treni, personale esecutivo della linea, personale di vigilanza, operal, verificatori e tecnici I.E. Manovali, personale esecutivo delle navi traghetto di coperta, marinaio di macchina. Tutti i marittimi e i lavoratori portuali. Qualora l'obbligo di vaccinazione per tall categorie venga disatteso, il Medico Competente non può concedere Idoneità alla mansione", si legge nel documento.
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Burioni inoltre ha fatto il punto sulla pandemia. "Proprio in questi giorni, nel cuore della crescita di decessi più drammatica del 2020, il numero di decessi giornalieri del 2021 sta andando sotto quelli del 2020. Se la situazione resterà com’è adesso, potremo dire davvero di star vincendo la nostra battaglia" contro Covid-19. "Ma, e questo tengo a dire, ci vuole un’enorme attenzione. Questo è il periodo più drammatico, più pericoloso, e i vaccini sono la nostra barriera. Oggi più che in ogni altro momento bisogna che tutti quelli che possono farlo (e sono in effetti tantissimi) si vaccinino, subito, senza por tempo in mezzo, perché non facendolo mettono a rischio le vite loro e quelle degli altri", scrive il virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano in 14 tweet partendo nel suo ragionamento dal grafico contenuto in un post su Facebook di Enzo Marinari, ordinario di Fisica teorica all’Università Sapienza di Roma, in cui viene registrato l’andamento dei decessi giornalieri nel 2020 e nel 2021, evidenziando che in questi giorni siamo nel "momento della verità". "Bisogna anche che, in un benvenuto quadro di rilassamento delle misure di distanziamento sociale (e, di nuovo: grazie vaccino), non si abbandonino tutte le precauzioni e non si corrano rischi - ammonisce Burioni - Oggi il lavoro per intensificare la campagna vaccinale è determinante: vale davvero la pena di dedicarcisi".
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"La crescita del numero di decessi giornalieri si arresta in settembre a valori vicini ai 60 decessi al giorno (un dato ancora terribile, ma certo molto lontano dagli 800 decessi al giorno cui eravamo arrivati senza vaccini). A settembre comincia dunque una discesa e, almeno sinora - scrive Burioni commentando la cronistoria della pandemia - la stagione invernale non ci sta colpendo"